By Marinda
“I libri degli altri” non è soltanto un’esposizione dedicata al ricordo di Italo Calvino, ma è molto di più. È un omaggio ai libri, a ruolo che questi hanno avuto per Calvino e a quello che Calvino ha avuto per i libri, quasi come se fossero stati anche loro degli organismi viventi; i libri che tanto amava, quelli che leggeva, quelli che giudicava, quelli che scriveva, quelli che rileggeva, quelli che consigliava.
Nove le sezioni della mostra (particolarmente notevoli quelle dedicate ad Elsa Morante e al rapporto epistolare che i due intrattennero per molti anni, e quella su Elio Vittorini e le loro congiunte esperienze di critici e promotori culturali), tutte intese come piccole grandi tappe di un unico viaggio all’interno del lungo percorso critico e letterario dell’autore, che ebbe un ruolo chiave nella storia culturale del Novecento. Lettere, articoli, postille, quarte di copertina, quasi tutti attinti dai Fondi Falqui e Macchia della Biblioteca nazionale: una sorta di puzzle diacronico che evidenzia l’apporto singolare che Italo Calvino ha lasciato al nostro paese, non soltanto in ambito strettamente letterario, un collage ricco e variegato che mostra in maniera impeccabile quanto il connubio tutto calviniano tra passione letteraria e costanza, abbia portato ad uno dei risultati più alti nella storia culturale italiana .
L’evento è stato realizzato all’interno del Progetto “In viaggio con Calvino” voluto e promosso dalla Casa dell’Architettura di Roma in collaborazione con l’Istituto Italiano perla Cooperazione. La particolarità dell’esposizione romana è sicuramente quella di aver dato maggiore risalto non tanto alla figura di Calvino scrittore, quanto a quella di critico militante, di uomo di cultura e di spirito, di lettore appassionato e curioso, dunque di vero e proprio promotore culturale. Dal ruolo centrale del suo lavoro per la casa editrice Einaudi, ai suoi costanti contributi sulle più importanti pagine culturali italiane e sulle più note riviste letterarie, dal vaglio attento delle novità editoriali da pubblicare fino all’importante esperienza de “Il Menabò”, rivista che diresse per anni insieme all’amico Elio Vittorini.
Ad arricchire la mostra, un importante archivio fotografico messo a disposizione dalla Biblioteca Comunale di Castiglione della Pescaia, dove sarà possibile scorgere non solo le immagini del critico e scrittore solerte, ma anche scatti molto intimi e rari, ritratti familiari, una lettera alla figlia e una sua diapositiva da bambino, in braccio alla madre. “I libri degli altri” riesce davvero a donare un ritratto delicato ed appassionante di Italo Calvino, un’esposizione che sembra davvero in grado di catturare chiunque, sia il visitatore non ancora in contatto con il mondo letterario di Calvino e con la sua capacità leggera e forte di descrivere la realtà con lucidità e allegoria, sia a far appassionare ancora di più quel visitatore che invece ha già incontrato le pagine calviniane, e ne ha fatto tesoro.
In concomitanza con la mostra,la Biblioteca Nazionale ha organizzato e organizzerà fino al 31 gennaio 2014, data di chiusura dell’esposizione, una serie di incontri dedicati allo scrittore, con proiezioni di film tratti dai suoi lavori e presentazioni di monografie. L’esposizione è stata curata da Giuliana Zagra con il contributo di Eleonora Cardinale. La mostra è visitabile dal lunedì al venerdì, dalle 10:00 alle 18:00, e il sabato dalle 10:00 alle 13:00 in Viale del Castro Pretorio105 a Roma. L’ingresso è gratuito.