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I LIBRI DELLA CIVETTA di GIANO

Creato il 09 maggio 2012 da Pupottina
GIANO EDITOREè al Salone del Libro di Torino allo STAND M84 PADIGLIONE 2 GIANO inaugura I LIBRI DELLA CIVETTA. Nasce una collana di culto per il noir di qualità, per il romanzo criminale che diventa letteratura, per i grandi gialli italiani e stranieri. Livres de chevet in formato agevole e in una veste elegante. Libri destinati a diventare la biblioteca personale di ogni amante della suspense Bestseller per un vasto pubblico di lettori.

FRANCISCO GONZALEZ LEDESMA Il peccato

I LIBRI DELLA CIVETTA di GIANOEuro 13,90 - 432 pagine Un signore distinto muore in un bordello di lusso e per evitare scandali viene portato in strada e messo, seduto, su una panchina della piazza. Compaiono due uomini vestiti da prete, prendono il defunto come se stesse dormendo, e lo caricano su un’auto. Una donna assiste alla scena. Questo è il sorprendente inizio di Il peccato, e ancora una volta a investigare sul caso è Méndez, che dovrà nascondere la scomparsa di Paco Rivera, morto in un postribolo d’alto bordo, frequentato da personaggi molto potenti. Poco più tardi, un altro omicidio, perpetrato in modo ripugnante, porta a galla una rete sotterranea in cui sono coinvolte parecchie personalità in vista. E fortuna che lui, Méndez, non ha paura dei «poteri forti». Perché questa volta non si tratta di delitti qualsiasi, ma di crimini che coinvolgono banchieri, uomini politici e non solo. Crimini che Méndez dipana come un’oscena trama del male che alberga nella natura umana. Tra scenari diversi (Madrid, Barcellona e Parigi), di fronte a situazioni criminali complicatissime, l’investigatore triste e integerrimo svela, infatti, i moventi per niente futili che hanno originato gli efferati omicidi.

NADINE MONFILS Le vacanze di un serial killer

I LIBRI DELLA CIVETTA di GIANOEuro 12,00 - 240 pagine
I Destrooper sono in partenza per una villeggiatura sulla costa del mare del Nord, senza immaginare a quale girandola di sventure stanno andando incontro. Alfonse, il capofamiglia, ha una grande passione: la macchina. Le dedica la maggior parte del suo tempo libero ed è di un kitsch assoluto: cerchi in lega dorata, volante in pelle di zebra, coprisedili leopardati e un impianto stereo da sfondare i timpani. Guai a chi gliela tocca! Sua moglie Josette, a parte un cappello che sembra un lampadario e l’intenzione di spassarsela in un dolce relax fatto di spiaggia e di shopping, non sembra avere in testa molto altro. E i due figli adolescenti, Steven e Lourdes, smettono di riprendere tutto con la telecamera solo quando si tratta di fumare uno spinello. Infine, a bordo della sua vecchia roulotte agganciata alla macchina, c’è la nonna, ovvero la detestata suocera di Alfonse, esuberante e imprevedibile, che non disdegna affatto di farsi una sveltina con chi le capita a tiro. La vacanza prende subito una brutta piega: lungo la strada un motociclista infila una mano dentro la macchina e scippa la borsa di Josette contenente tutto il denaro delle ferie, e la roulotte si sgancia con la nonna dentro senza che gli altri se ne rendano conto. A complicare il quadro c’è la bella idea di Steven. Con la complicità della sorella s’infila nelle toilette di un autogrill per rubare qualche scena triviale posizionando la telecamera in modo invisibile; ma una volta risaliti in macchina, i due ragazzi si accorgono di avere ripreso un cadavere riverso sul pavimento. E non un cadavere qualsiasi! È il motociclista che ha scippato la madre! È solo l’inizio. Omicidi, tradimenti, alberghi allagati e occultamenti di cadaveri, nonché un biglietto milionario della lotteria che passa di mano in mano, sono gli ingredienti principali pronti a condire di sciagure la vacanza dei Destrooper. Corrosivo, scorretto, grottesco, irresistibile, sostenuto da dialoghi serrati ed espliciti, Vacanze di un serial killer ha dominato le classifiche dei libri più venduti in Francia, descrivendo le manie, le pose, le frustrazioni, le miserie, gli smacchi e le spavalderie di una qualsiasi famiglia del nostro tempo.
E' stato difficilissimo scegliere, ma sono stata conquistata dal secondo. E voi?

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