Ecco i libri di Ottobre/Novembre, se non ne salto qualcuno (ahimé la selezione di questi due mesi ha delle note negative sulle quali taccerò – per ora). Sembra che io abbia letto un sacco, ma considerate che alcuni sono “corti” e che quello di O’ Brien non l’ho manco finito:
- Ragazzi di vita, PPPasolini
- Una pinta di inchiostro irlandese, Flann ‘O Brien
- Indignatevi!, Sthéfane Hessel
- Beethoven era per un sedicesimo nero, Nadine Gordimer
- Fleurs, Rimbaud
- Il Megafono Spento, cronache da un mondo troppo rumoroso, Saunders
- La Nausea, Sartre
- Liberismo e Liberalismo (testi vari), Croce e Einaudi
Ora sto leggendo “La Rivoluzione Liberale” di Gobetti. Bello, in questo libro arde tutto il fuoco e la passione di un vent’enne qual era Gobetti… eppure pare scritto da qualcuno saggissimo e quindi vecchissimo. Proseguirò coi libri – solo quelli che mi interessano – che escono con SETTE il giovedì (settimanale del Corriere della Sera). Stanno uscendo anche altri libri, con l’Espresso, ma son decisamente meno interessanti.
Infine un bell’articolo di Cecilia Zecchinelli (sempre sul CDS) mi ha fatto venire voglia di informarmi su “Quartetto”, di un certo Laurence Durrell.
Infine infine davvero, ecco una immagine tratta dal sito del mitico Biani (è cambiato, ora è tipo www.biani.it, comunque lo troverete a breve nella mia barra destra), il sito di Biani, specchio attraverso il quale mi piace spesso osservare il mondo:
Una fotografia – ops – una vignetta che descrive i nostri tempi moderni con una chiarezza straordinaria.
L’ingranaggio produttivo alienava e distruggeva fisicamente l’operaio Charlot, eppure proprio quell’ingranaggio è nell’immediato l’unica sua irrinunciabile fonte di sostentamento.
Per questo lo Charlot della vignetta (che possiamo personificarlo in un operaio di Termini Imerese) è a malincuore costretto a chiedere e sperare di risalire su quei dannati ingranaggi.