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I Liebster blog, ma senza Sant’Antonio

Creato il 21 marzo 2012 da Lidiazitara @LidiaZitara

I Liebster blog, ma senza Sant’AntonioRingrazio Giulia per la sua citazione nei suoi Liebster blog (io però ho neanche 210 utenti fissi, di cui una buona percentuale se ne sbatte le palle di quel che scrivo, che penso, che faccio e di me come persona. Quindi possiamo scendere tranquillamente ai 100).

E’ uscita fuori un’altra catena di sant’Antonio con questa benedetta blogosfera giardinicola, mamma mia, non ce la faccio più.
Sul Blog di Giulia Capotorto trovate tutte le informazioni.
Io lo dico in anteprima: ma neanche se mi ammazzate metto un’icona con un cuoricino.

Ora -duramente e crudamente- elencherò i 5 blog che in questo periodo leggo ogni giorno o quasi, con meno di 200 lettori fissi.
Mi sembra di aver capito che si tratta di elencare blog “verdi” o di lifestyle (una parola per la quale scaverei una buca profonda due metri per seppellircela dentro), al massimo di libri. Mi perdonerete se elencherò qualcos’altro.

Sono particolarmente affezionata a Giardinaggio Sentimentale, che seguo prima per email e poi mi leggo d’un fiato una volta a settimana.
Ogni giorno controllo Sunset Boulevard, con apprensione.
Per puro caso ho scoperto Un paio d’uova fritte che mi fa morire dal ridere.
Sempre via mail, ma poi appena possibile on-line per vedere le bellissime foto, Verde Insieme web di Marcella, che ammiro per le sue conoscenze in materia di piante, e da cui imparo sempre un sacco di cose.
E per ultimo Keplero, un blog scientifico di Amedeo Balbi, uno scienziato divulgatore che si è fatto anche un certo nome nell’establishment radio-televisivo della falsa high-culture dello spettacolo italiano. Anche se non ha voluto rispondere alla mia domanda:”Ma allora, chi se li è mangiati i soldi dei super-neutrini?”, continuo a seguirlo. La risposta me la troverò da sola.

Ne seguo molti altri, non solo blog ma anche siti. Alcuni per il piacere di informarmi, altri per capire a che livello di miseria culturale si è giunti in italia.
Anzi, rilancio: perchè non un bannerino di “what a schifo blog” da donare ai blog che troviamo più ripugnanti? O tutta la blogosfera è bella, candida, intelligente, ricca di idee, propositiva, eccezionale, strepitosa, originale, libera e sincera?

Permettetemi di contribuire sanamente a questa catena di sant’Antonietto, senza dover mettere loghi, link, post cicì e cocò.

Mi prendo un sacco di cose da voi e da tanta altra gente, imparo moltissimo in rete e la mente mi si tiene sveglia. Mi basta questo. Le attestazioni di stima le faccio per mio conto, senza sant’Antonio.



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