Test indipendenti sulla compatibilità IPv6 dei dispositivi LoadMaster di KEMP attestano che i load balancer di KEMP sono una soluzione per l’ottimizzazione della fruibilità delle applicazioni (ADC – Application Delivery Controller) a prova di futuro. Il test condotto sui LoadMaster di KEMP conferma l’assenza di qualsivoglia calo di prestazioni a livello 7 della pila OSI (applicativo) in fase di transizione da IPv4 a IPv6.
New York – A pochi giorni dal lancio definitivo di IPv6 (World IPv6 Launch Day, 6.06.2012) KEMP Technologies, produttore statunitense di Load Balancer e Application Delivery Controller di nuova generazione, annuncia la conclusione positiva dei test condotti sul suo LoadMaster 3600 (LM 3600) e la conseguente validazione delle ottime prestazioni del dispositivo sia in IPv4 sia in IPv6 per il traffico applicativo (L7 della pila OSI). I severi test condotti da “Broadband Testing”, noto laboratorio indipendente, hanno dimostrato che i load balancer di KEMP forniscono un throughput eccellente – appena sotto i 3 Gbps – garantendo l’alta disponibilità di qualsiasi applicazione web-based (layer 7) critica, sia con IPv4 che con IPv6. Indipendentemente dalle proprie dimensioni o dal budget, le aziende necessitano di bilanciare il traffico web per mantenere un livello ottimale di prestazioni ed affidabilità delle applicazioni web-based. Broadband Testing ha confermato che KEMP Technologies agevola la migrazione ad IPv6, senza che essa si traduca in un calo delle prestazioni dell’infrastruttura.
Impiegare IPv6 è l’unica soluzione a lungo termine per la penuria di indirizzi IPv4. Specie nel caso di applicazioni fruibili attraverso la connettività mobile, le aziende devono assicurare che le proprie risorse siano accessibili attraverso reti IPv6, garantendo nel contempo elevate performance, la prevedibilità e l’affidabilità dei servizi di rete di cui l’utente desidera avvalersi. KEMP Technologies si è adoperata affinché la migrazione a IPv6 sia trasparente per gli utenti, anticipando e risolvendo le problematiche che impattano sulle prestazioni della rete, tipiche di quando si aggiunge il supporto di un nuovo protocollo alla rete. Gli sforzi di KEMP sono stati riconosciuti da Broadband Testing.
“In fase di integrazione del protocollo IPv6, KEMP Technologies era perfettamente conscia del potenziale impatto del nuovo protocollo sulle prestazioni di rete ed ha sviluppato una nuova architettura del proprio firmware, che da un lato azzera eventuali cali di prestazioni e dall’altro ottimizza ulteriormente l’operatività del kernel a livello di rete”, commenta Steven Broadhead, fondatore e direttore di Broadband Testing. “I risultati positivi registrati confermano sia la scalabilità del dispositivo LoadMaster, sia la sua capacità di gestire operazioni complesse a livello 7 della pila OSI con performance al top. Molti opinionisti suggeriscono che i dispositivi operanti a livello applicativo (layer 7) possono subire forti cali delle prestazioni in fase di transizione da IPv4 a IPv6. Nel caso dei bilanciatori di carico di KEMP non ne abbiamo riscontrato alcuno”.Il laboratorio d’analisi ha utilizzato dispositivi Spirent per generare traffico web sia su IPv4 sia su IPv6. Impiegando scenari di traffico reali, il laboratorio ha poi creato traffico HTTP usando un file transattivo da 100 KB con l’obiettivo di verificare quanta pressione il LoadMaster 3600 può sopportare prima che cominci a perdere i pacchetti. In alcuni casi la velocità di trasferimento dati in IPv6 superava addirittura il throughput raggiunto in IPv4. Broadband Testing ha riscontrato che il LoadMaster poteva gestire facilmente una velocità di fino a 3,4 Gbps a livello 4 della pila OSI e 2,9 Gbps a livello 7 (tramite 8x porte Gigabit) e 5000 transazioni SSL al secondo!
“La convalidazione delle performance del LoadMaster in infrastrutture IPv6 è un ulteriore prova che KEMP anticipa le esigenze dei propri clienti assecondando l’evoluzione della tecnologia”, commenta Jon Braunhut, Chief Scientist di KEMP Technologies. “I clienti di KEMP possono essere certi che i load balancer di KEMP sono pronti per IPv6, come dimostrato dai test completi condotti da Broadband Testing sul traffico di livello 7”.
“Il 6 giugno, giornata mondiale del lancio di IPv6, si avvicina rapidamente”, continua Braunhut. “In quella data i più innovativi provider di connettività, servizi ed applicazioni fruibili via internet abiliteranno in modo permanente il protocollo IPv6 per i propri prodotti e servizi. KEMP gli si affianca offrendo ai propri clienti soluzioni di load balancing che supportano pienamente il nuovo protocollo e presentano il miglior rapporto prezzo/prestazioni sul mercato”.
Una copia dell’intero report di Broadband Testing è disponibile al link http://www.kemptechnologies.com/us/loadbalancingresource/kemp-tech-white-papers-web-ip-load-balancer-information.html
Informazioni su KEMP Technologies Inc.
Fondata negli Stati Uniti nel 2000, KEMP Technologies è leader nella produzione di load balancer e application delivery controller sviluppati per soddisfare le esigenze delle aziende che si affidano a Internet per l’e-commerce e applicazioni business-critical.
Le soluzioni KEMP si inseriscono in una fascia di prezzo studiata appositamente per le PMI, l’azienda ha infatti come obiettivo di offrire il massimo supporto alle aziende desiderose di crescere offrendo servizi 24 / 7 ad alta disponibilità attraverso infrastrutture di rete innovative, scalabili e sicure, che – pur razionalizzando sui costi operativi – garantiscano prestazioni di elevatissimo livello.
Sono ormai migliaia i prodotti KEMP impiegati in tutto il mondo per migliorare la soddisfazione dei clienti accelerando l’accesso degli utenti alle applicazioni aziendali via web. Numerosi Service Provider contano sui prodotti KEMP per velocizzare il time-to-market di nuovi servizi ed avvalersi di una notevole riduzione dei costi infrastrutturali, incrementando la propria competitività sul mercato dei servizi gestiti.
Le attività dell’azienda in Europa sono gestite attraverso la centrale sita in Irlanda e le filiali locali, tra cui la sede italiana. L’azienda commercializza le proprie soluzioni attraverso una rete distributiva two-tier.