Fissa incredula il display, mentre il cuore inizia a battere veloce.Tre parole, non c'è scritto altro.Davvero? Quelle tre parole sono per lei?Oh, non riesce a crederci!Stringe forte a sé il cellulare, commossa ed emozionata, e scivola in un sonno beato...
Driiin! Driiin!
"Pronto.""Ata?" "Don Ciccio!""Ma cosa fai ancora lì? Ci sono tutti, manchi solo tu!"Lei si passa una mano tra i capelli a disagio."No, io... non vengo, sono troppo triste per...""Non voglio sentire ragioni. Tra cinque minuti ti voglio in Parrocchia, altrimenti vengo a prenderti con la forza!"Click.Ata posa la cornetta.Non ha alcuna voglia di uscire, è notte fonda e vuole dormire.Sbuffa seccata mentre infila il piumino.Deve andarci, però, Don Ciccio verrebbe a prenderla di sicuro.Giunge in Parrocchia guidata da una stella cometa.Una musica dolce l'accoglie fuori al portone.Si avvicina titubante alla porta laterale e la apre.La chiesa è addobbata con tante piccole luci colorate, sull'altare c'è un enorme presepe e tutta la sua famiglia, le sue amiche, i suoi compaesani e Don Ciccio, sono in fila per omaggiare Gesù bambino.Ridono, cantano e hanno un dono con sé.Lei li guarda incantata in fondo alla chiesa.A un certo punto, si fa largo tra la gente una donna, una danzatrice del ventre.Si muove in una danza leggiadra e avvolgente, si avvicina al bambinello, gli bacia la fronte e riprende a ballare.Ata si sforza di vedere il suo viso, ma è coperto da un velo rosa.Riesce a scorgere solo i lunghi capelli neri e ricci.La donna balla per tutta la navata, le si avvicina, la prende per mano e la conduce nella stanzetta dove studiò con Filippo.Ata si guarda attorno perplessa.Tende e candele ovunque."Prego, siediti." la ballerina le indica un enorme cuscino.Ubbidisce, più curiosa che spaventata, e aspetta che l'altra si accomodi di fronte a lei."Ma tu chi sei?" La donna si toglie il velo dal viso."Sono il genio Ros." e le regala un simpatico sorriso."Ah!" non riesce a formulare altre parole, lo stupore ha avuto il sopravvento."Secoli e secoli fa, vivevo in Grecia. Bei tempi quelli!" inizia a spiegarle Ros. "C'era Socrate..." "Chi, quello che è morto con la cicuta?"Il genio soffoca un sorriso."Quello. Gran brav'uomo, per carità, ma cocciuto... e poi c'era anche Platone...""Chi quello dell'amore platonico?" alza gli occhi al cielo. "Non me ne parlare, guarda, non ho bisogno di lezioni."Ros le lancia un'occhiata comprensiva."Ho saputo.""Già." fa una smorfia. "Il mio ragazzo... cioè, quello che vorrei fosse il mio ragazzo, ha preferito andare a fotografare i canguri piuttosto che stare con me.""Sicura?""Mah, non so." alza le spalle. "Stasera mi ha mandato un messaggio. C'era scritto I love you. Significa ti amo, vero?"Ros annuisce sorridendo."Sì, ma non c'era bisogno di andare tanto lontano per dirmelo, no?"Il genio si aggiusta sul cuscino."Eh, voi umani siete strani, l'ho sempre detto. Come vi complicate la vita voi... nessuno.""Uhm..." Ata fissa la fiammella di una candela. "E tu, dove abiti adesso?"Ros gioca con uno dei suoi ricciolini."Abito qui.""Davvero?""Sì, ma in un bel tempio, cosa credi? Nel Tempio del Benessere e della Bellezza." la guarda con occhio critico. "Non ti farebbe male farci una capatina, sai?""Fate miracoli, lì?"Il genio soffoca un sorriso."Più che miracoli, magie. E mentre diventi una dea... t'insegno anche il calabrese.""Eh?"Ros fa un gesto vago con la mano."Vabbe', dovevo andare in terapia... una lunga storia, lasciamo perdere.""Ah!" Strano questo genio. Decide di approfittarne, però."Senti... non è che sai leggere il futuro, tu?"Ros alza il mento orgogliosa."Certo!"Batte le mani e un rettangolo trasparente galleggia nell'aria davanti a lei."Ma questo è un tablet!" esclama Ata sbalordita.Il genio la guarda con sufficienza."Questo è il figlio della sfera di cristallo, chiaro?"Lei deglutisce a fatica."Chiaro."Ros guarda attenta dentro e corruga la fronte."Cosa vedi?""Uhm... sofferenza e grandi sacrifici."Un senso di scoramento l'assale."Ma stai leggendo il passato?""Passato, presente e futuro."Ecco.Ata abbassa il capo affranta."Lo dicevo io che sono sfortunata!"Il genio Ros drizza il capo e la fissa con occhi fiammeggianti."Sfortunata tu? Ma come ti permetti? Con tutte le persone che ti sono accanto e che ti vogliono bene? Con un ragazzo che è andato...""A fotografare i canguri.""A fotografare i canguri, sì, ma per essere migliore e degno di te.""Come no." borbotta cupa."E con un altro in arrivo...""Cosa?" si fa subito attenta.Ros si morde la lingua."Lascia perdere.""Perché?""Non posso dirtelo.""E dai!""Ho detto no!"Ata abbassa gli occhi sconfitta."Ah, dimenticavo! Ho un regalo per te."Il genio batte le mani e un enorme biglietto si para davanti a lei.\
Ata lo fissa a bocca aperta.
Sorpresa ed emozione si mescolano nel suo cuore.
Ros sorride con dolcezza.
"Puoi regalarlo ai blog che ami di più."
Lei la guarda confusa.
"Oh no, non posso! I-io sono affezionata a tutti i blog di cui sono amica. Quest'anno è stato molto importante per me, ognuno di loro mi ha dato qualcosa e..." si blocca, la verità le si rivela all'improvviso. "Io sono molto fortunata!"
Il genio annuisce soddisfatta.
Missione compiuta!
La sua immagine diventa evanescente, Ata si ritrova in mezzo alla navata insieme ai suoi cari e un canto si libera nell'aria.
Oh, happy day...