L'esame di per sé non è stato complicato, a dispetto di ciò che credevo. In sostanza verteva sull'adattamento tra letteratura, teatro e cinema e cose così, con diversi esempi su alcuni film. Persino l'adattamento dei fumetti! Il problema era che c'erano due saggi teorici, su quei maledetti Jakobson, Hjelmslev, Sklovskji e via dicendo, che erano incomprensibili! E dire che io mi ero così tanto accanito su questi, per cercare di capirli, che avevo trascurato i saggi minori e... guarda un po', le domande che sono uscite all'esame erano proprio su questi ultimi! Sgrunt! Per fortuna, comunque, mi ero preparato e quindi non ho avuto poi così troppi problemi. Staremo a vedere.
Dopo l'esame ho fatto un salto in facoltà per sbrigare delle questioni burocratiche e poi, dopo otto ore che mancavo da casa (devo ringraziare l'ATAC per questo, con i suoi inutili scioperi: quando capiranno che facendo scioperi non danno fastidio a chi sta in alto, ma a noi poveri studenti e lavoratori, sarà un miracolo), insomma, dopo otto ore sono tornato a casa e mi sono buttato sul letto a mangiare un buon Maxibon (ma come?, con 'sto freddo! Certo! E' pur sempre un Maxibon!) e a leggere un meritato fumetto, finalmente a mente libera. Ho letto Joker's Asylum, uscito in Italia, con il patetico nome de Il manicomio di Joker. Carino, ne approfitto per dirvene due.
Joker's Asylum è una raccolta di cinque aneddoti, su cinque diversi villains, raccontati nientemeno che da Joker stesso. Il primo è su lui stesso, inutile dire che è il migliore dell'intero albo. Con la sua mente spostata riesce a farci comprendere quanto invece siamo noi ad essere malati. Il secondo, sul Pinguino, sebbene sia scorrevole, richiama un po' troppo la graphic novel Dolore e pregiudizio, se non fosse per un finale totalmente diverso. Segue un aneddoto su Poison Ivy, che però purtroppo è decisamente stereotipato sul personaggio e il suo ecoterrorismo. Fortunatamente, se non fosse per il viso, il disegnatore, Guillem March, l'ha resa in maniera eccellente, sensuale così come la Isley dev'essere . Simpatica la frase del Joker a fine storia:
"E così, bimbi, quando si tratta di piante, Poison Ivy ha proprio il pollice verde... ma tutto ciò che mostra al resto del mondo non è che il dito medio!"
Una tavola di Juan Doe.
Segue un racconto sulla mente distorta dello Spaventapasseri, con i singolari disegni di Juan Doe. Infine, l'ultimo racconto è su Due Facce. Dent incontra un altro uomo che ha il suo stesso problema fisico, ma al contrario di lui combatte il lato negativo. Dent lo mette alla prova e il finale è fantastico. Si tratta di un finale interattivo: Joker ci invita a prendere una moneta, lanciarla in aria e vedere se esce testa o croce. A seconda di ciò che esce c'è un finale buono e uno cattivo. Magnifico. L'albo costa 13 euro, però si tratta di 128 pagine con delle storie davvero valide, a parte quella un po' meno originale di Ivy, che comunque, però, non dispiace.Il resto della giornata l'ho passato con la mia pupetta a rincorrerla per le strade di Roma, mentre sbagliava a prendere bus e poi a casa a mangiare e ad accontentarla vedendo Ribelle - The Brave. Non mi esprimerò su questo film, perché è un'insieme di stereotipi Disney, con tanto di canzoncine fastidiose dentro, di quelli più noiosi.
Quindi, signori e signore, finalmente posso dedicarmi un po' a me stesso, ora! A scrivere un po' di più sul blog, leggere i vostri e commentarli. Tra pochi giorni inizierò a lavorare sulla tesi per ultimarla, ma non sarà un lavoro pesante quanto quello che mi ha visto impegnato quest'ultimo mese e mezzo!
Rieccomi tra voi! Vi voglio bene!:D
Dr. Jekyll