Aleksandr Bastrykin , capo del Comitato investigativo russo , è responsabile di tutte le istruttorie giudiziarie in Cecenia. Il terrorismo occupa gran parte dei suoi investigatori “Nel solo Caucaso del nord l’anno scorso sono stati compiuti 544 atti terroristici e 750 attentati contro le forze dell’ordine” ha detto il capo del Comitato.
“Riconosco che sui mandanti abbiamo grosse difficoltà – dice il magistrato – ma sono difficoltà vere. Gli assassini , però, da quando è nato il mio Comitato li stiamo individuando uno ad uno. Per l’omicidio Politkovskaja abbiamo portato 5 persone davanti al giudice , ma la giuria popolare , secondo me influenzata grandemente dal pubblico in aula che era favorevoli agli imputati , non ha accettato le nostre prove”.
Mancava il presunto esecutore materiale Rustam Makhmudov. Il capo investigativo afferma che le indagini daranno i suoi frutti “Lui è fuggito all’estero . Ma oggi posso dire che sappiamo in quale paese si trova e siamo in contatto con le autorità competenti per l’estradizione”.
“Abbiamo processato i presunti assassini dell’avvocato Stanislav Markelov e della giornalista Anastasia Baburova , freddati in una strada di Mosca : una coppia di fanatici nazionalisti che hanno agito da soli” ci riferisce.
Sul caso di Natalya Estemirova che si occupa dei diritti umani nel Caucaso ci sono novità “Abbiamo individuato il killer e abbiamo spiccato un mandato di cattura : si nasconde in Cecenia e vuole scappare in Occidente”. Indagini appena riaperte anche su un altro caso , quella della morte del giornalista Shekochikhin “I mandanti non è che non li vogliamo non trovare. E’ che finora non ci siamo mai riusciti”.
L’opposizione continua a dire che dietro c’è il Cremlino. Bastrykin su questa affermazione s’inalbera “Questo lo escludo assolutamente. E’ ridicolo. Nessuno al vertice del Paese ha mai ordinato di uccidere chicchessia”. Anche sull’assassino dell’ex agente Litvinenko il capo dice che vuole arrivare a fondo “Dalla Gran Bretagna , però, non abbiamo ancora avuto il materiale giudiziario che avevamo richiesto. La autorità di quel paese continuino a collaborare con noi e vedranno che qui in Russia ci daremo da fare seriamente”.
Inoltre Bastrykin non nasconde che dietro all’origine di qualche accusa contro gli imprenditori c’è qualche odore di politica