Attraverso una rielaborazione teorica delle caratteristiche dell’architettura di Mies van der Rohe e le soluzioni ingegneristiche di Robert Le Ricolais, la tipologia del grattacielo come spazio urbano verticale viene rivalutata e suddiviso concettualmente in macro quartieri e isolati di una micro cittĂ .
Questi quattro blocchi funzionali si annidano attraverso una griglia di 15 metri con un’apparente tensione strutturale programmata, come nel caso dei moduli di un hotel che cedono il passo a quelli destinati alla crescita residenziale. Questo sistema è articolato con il concetto di struttura localizzata che rievoca implicitamente la scatola di Mies van der Rohe e consente pertanto momenti di interazione focalizzati all’interno di un sistema piĂš grande.
I complessi moti di circolazione all’interno dell’edificio sono alleggeriti attraverso l’utilizzo delle soluzioni ingegneristiche tipiche dei modelli Le Ricolais che mantengono il concetto di centralitĂ lasciando i confini poco chiari. Concettualmente i blocchi sono ben suddivisi e separati tra di loro ma i percorsi, al loro interno, sono infinitamente semplificati per permettere al visitatore di spaziare attraverso i vari moduli in maniera obliqua e ascensionale.
Project by Karen Glik
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