Magazine Scienze

I metodi della nuova cronologia (tra luci ed ombre)

Creato il 10 febbraio 2014 da Corradopenna

Il video incorporato nel presente articolo (e già presentato nel precedente articolo sulla Nuova Cronologia), spiega bene i metodi tramite i quali i due matematici russi hanno passato al vaglio la vecchia cronologia “ortodossa”, scoprendo che consiste di moltissimi duplicati che hanno “gonfiato” l’asse de tempi della storia reale, introducendo diversi periodi di tempo fittizi.

Per chi non conosce l’inglese questo articolo aiuta a vedere il video (che presenta immagini a volte importanti ai fini del discorso) fornendo il supporto del significato dell’audio; preciso che non si tratta di una traduzione letterale, ma di una sorta di riassunto con qualche commento personale (una sorta di parafrasi). La ricerca di Fromenko è iniziata per puro caso negli anni ‘70, quando lo scienziato, interessato alla matematica ed alla geometria della rivoluzione dei corpi celesti (ed in particolare della Luna intorno alla Terra), si è imbattuto in un articolo scritto da Russell Newton (astrofisico e matematico statunitense, dirigente del centro computer della NASA). Newton aveva preso i dati delle 370 eclissi menzionate nelle antiche cronache (che ovviamente venivano messe in successione secondo la cronologia ufficiale) e scoperto che, tenendo fede a quei dati, il movimento del nostro satellite tra l’800 a.C. ed il 1.000 d.C. era cambiato drasticamente, accelerando in un primo tempo e poi decelerando per ritornare ai livelli consueti.

L’articolo aveva suscitato molto clamore ed aveva dato origine ad una discussione dell’Accademia delle Scienze Britannica, ma nemmeno in quell’occasione era emerso qualcosa di significativo. L’ipotesi di una nuova strana forza di cui tenere conto non convinse nessuno. Potete trovare traccia del lavoro di questo Newton moderno (da non confondere con Isaac Newton di cui ci occuperemo più avanti nel corso della traduzione) al sito http://hbar.phys.msu.ru mentre il sito http://sites.apam.columbia.edu ci fornisce i dettagli sui libri di R. Newton: 
Newton, Robert R., 1970, Ancient Astronomical Observations and the Acceleration of the Earth and the Moon(Johns Hopkins, Baltimore, MD).

Newton, Robert R., 1976, Ancient Planetary Observations and the Validity of Ephemeris Time (Johns Hopkins, Baltimore, MD).

Da notare che entrambi i siti sono siti universitari (e questo va scritto per evidenziare come quanto detto e scritto sia basato sulla realtà dei fatti). A questo punto Fromenko si ricorda di un antico studioso russo di nome Nikolai Morozov, che le date delle vecchie eclissi erano errate, e che aveva proposto un suo schema di correzione per ovviare a tali errori delle vecchie cronache; i risultati dei suoi calcoli e dei suoi studi furono pubblicati in un’opera in 7 volumi intitolata “Cristo”. Morozov semplicemente spostò nel primo e nel tardo medioevo quelle che apparivano secondo le cronache le eclissi dell’antichità. Quindi Fromenko ha utilizzato l’impianto matematico di Newton (il suo algoritmo) ma rifece i calcoli partendo dalle date corrette da Morozov. Come per miracolo l’effetto di accelerazione /rallentamento svanì ed il movimento della luna tornò ad essere costante, regolare, così com’è ai nostri tempi. La coincidenza è a dir poco sconvolgente, e qui non si tratta di pure ipotesi, ma di prove solide, scientifiche, matematiche. 

I metodi della nuova cronologia (tra luci ed ombre)Una ulteriore indagine da parte di Fromenko ha portato alla conclusione che molte altre cose fossero errate nella storia e nella cronologia ortodossa. La cronologia adesso in uso in realtà è stata messa a punto nel 1500 da Giuseppe Giusto Scaligero, e da allora in poi ci si è sempre semplicemente fidati dell'opera di costui. Tutto è andato come se adesso lo studio delle scienze si basasse sull'opera di Aristotele (decisamente superata da tutte le scoperte successive). Quale libro di scienze moderno si basa su Aristotele? Nessuno. Quale libro di storia moderna si basa su Giuseppe Gusto Scaligero? Tutti. Ecco questo è il punto.

Scaligero pretendeva di avere messo nella giusta cronologia gli avvenimenti relativi a varie nazioni e varie epoche, ma quanti avevano successivamente sottoposto a revisione il lavoro di questo studioso del '500? Pochi pochissimi, ed anzi la revisione ad opera di Isaac Newton è ai più sconosciuta.I detrattori della Nuova Cronologia sembrano arroccarsi dietro ad aggettivi piuttosto che dietro ad argomentazioni tangibili: la storia non è solo cronologia, i metodi matematici di Fromenko non sono rilevanti ai fini dell'analisi storica ... ma santo cielo, se conosciamo lo svoglimento di alcuni avvenimenti del passato e non sappiamo quanto esattamente si sono svolti, dove, ed in quale sequenza rispetto ad altri avvenimenti, come ci formiamo un quadro coerente di quello che è davvero successo nella storia dell'uomo?Eppure la cronologia, apparsa solo nel 1500 è stata da subito una branca della matematica applicata, l'analisi matematica degli eventi astronomici è sempre stata utilizzata allo scopo di meglio datare gli eventi descritti nelle antiche croniche, perchè adesso invece dovrebbe essere sbaglaito farlo?Fromenko pian piano riuscì a far conoscere i suoi studi, e ad essere apprezzato anche da altri studiosi che lo hanno affiancato, non solo sua moglie Tatiana, ma anche i matematici Nosovsky e Kalashnikov (purtroppo morto nel 2001).Per confrontare due chiavi, e verificare se sono uguali (ovvero se aprono la stessa serratura), qualora non si avesse a disposizione la serratura stessa si possono fare altri raffronti, per esempio si possono confrontare le forme delle due seghettature. Per confrontare i resoconti di due periodi storici invece si può costruire un grafico che abbia sul'asse orizzontale la successione degli anni, e sull'asse verticale la quantità di testo dedicato a descrivere gli eventi di un certo anno. Se anche le forme non corrispondono esattamente in altezza ma i massimi corrispondono, ovvero si trovano in corrispondenza dello stesso anno, per tutta l'estensione delle due cronache, c'è da pensare che si tratti di due resoconti differenti della stessa serie di eventi. Questo è quello che Fromenko ed i suoi collaboratori hanno denominato "metodo dei massimi locali". Prima di azzardarsi ad utilizzarlo per confrontare cronache ufficialmente appartenenti a diverse epoche e persino a diverse località, lo hanno applicato a testi che dichiaratamente trattavano della stessa sereie di eventi, ed hanno così verificato che il metodo funzionava.Le sorprese vengono quando si confrontano per mezzo di tale metodo cronache come "storie degli anni passati" ufficialmente datato tra il 900 e il 1000 d.C., e "cronaca nikiforovskaya" ufficialmente scritto tra il 1.300 ed il 1.400 d.C.; i grafici costruiti a partire da tali testi (che dovrebbero raccontare eventi separati da un lasso di tempo di 4 secoli) mostrano una totale coincidenza dei massimi locali. Personalmente dopo quel poco che ho scoperto guardando questo video, ho ancora qualche dubbio sulla validità di tale metodo; in prima istanza il metodo può sembrare utile per far emergere possibili coincidenze, ma non sembra definitivo. Presumo tuttavia che i libri della Nuova Cronologia siano molto più dettagliati; in oltre non bisogna scordare il quadro complessivo di questa rettifica cronologica che, come abbiamo già detto, spiega bene il problema, prima irrisolto, delle antiche eclissi e dei movimenti lunari.

E qui veniamo alle mappe. L'intuizione di Fromenko e dei suoi collaboratori è che, come un bambino inizia a disegnare prima delle raffigurazioni vaghe ed imprecise, quindi passa pian piano a ricostruzioni più realistiche e dettagliate, così si passa nel corso delle successive epoche storiche da mappe molto vaghe a mappe sempre più precise e dettagliate.  Nel video vengono mostrate alcune mappe più recenti di sicura datazione e viene mostrato come col passare del tempo si raggiunga una sempre maggiore precisione. Questo si può inquadrare in uno schema matematico che mostra come al passare del tempo gli errori diminuiscono e aumentano di converso le zone raffigurate esattamente. Realizzato un grafico che mostra ad esempio il diminuire degli errori col passare degli anni basandosi su mappe del passato più recente (gli ultimi 4/5 secoli) la cui datazione è affidabile, si può quindi comprendere quale sia la reale data di realizzazione di una mappa attribuita all'antichità o al medioevo. In tal modo tutte queste ultime mappe sono state attribuite dagli studiosi della Nuova Cronologia ad un'età di almeno mille anni più tarda; se così non fosse dovremmo ammettere che, in un'epoca storica durante la quale non ci sono stae nè distruzioni nè catastrofi alcune, l'umanità abbia a un certo punto perso la capacità acquisita di realizzare mappe di una discreta accurettezza. 


Anche riguardo a questo metodo si possono esprimere alcune perplessità, dal momento che ci potrebbero anche essere eventi come guerre, incendi (della biblioteca di Alessandria), invasioni che potrebbero fare regredire temporaneamente le conoscenze di un'epoca. Del resto se ieri si poteva trovare un atlante geografico in quasi ogni casa, in tempi più antichi le mappe erano decisamente più rare. Con questo non voglio negare che Formenko possa avere ragione, solo avanzare dei legittimi dubbi, che spero possano essere fugati da una lettura integrale della sua opera.
In maniera non molto dissimile possono essere analizzate matematicamente le dinastie degli antichi re ed imperatori compilando per ogni membro di tale dinastia una scheda in cui vengono riportati il sesso, la durata della vita, la durata del regno, la carica effettiva della persona (re, imperatore, sacerdote, generale, etc.). A questo punto se ci sono 20 membri successivi di due dinastie per i quali questi caratteri coincidono le dinastie appaiono l'una il dup0licato dell'altra, sebbene ormai la storia le abbia classificate come dinastie di persone che hanno regnato in tempi e spesso anche in paesi differenti. Ovviamente la coincidenza non è mai totale, e i nostri studiosi si sono dotati di precisi strumenti statistici che restituiscono una quantità numerica che sintetizza questo fattore di somiglianza. L'utilizzo di un tale metodo ha permesso di scoprire che, per esempio, una dinastia bizantina ed una inglese appaiono incredibilmente combaciare, così come la dinastia dei re della Giudea e quella dell'Impero Romano d'Oriente; si tratta ovviamente di dinastie che secondo la storia ortodossa sono separate da mille anni e qualche migliaio di chilometri.

Tutta questa serie di errori può essere avvenuta per una serie di errate interpretazioni di antichi storici, classificatori, cronologisti (che hanno magari modificato i nomi per renderli più familiari a chi parla un'altra lingua, un po' come Donald Duck si trasforma in Paperino, ed hanno frainteso tempo e località degli eventi). L'errore però, secondo Fromenko, non può avere raggiunto una simile estensione e sistematicità senza che ci fosse anche una precisa intenzione di confondere la realtà storica, di riscrivere la storia, con il preciso intento di nascondere qualcosa: "chi controlla il passato, controla il futuro" scriveva Orwell nel suo romanzo distopico 1984. Cosa dovessero nascondere non è ancora ben chiaro; però chi ha letto i vari articoli su questo blog riguardo alle menzogne della storia, e sa anche cosa sta succedendo nei nostri cieli, può farsi un'idea (seppure vaga) al riguardo.

I curatori della Nuova Cronologia hanno compiuto un lavoro estenuante per eliminare tutte le ridondanze, i doppioni le falsità e gli errori contenuti nell'antica cronologia, realizzando una mappa globale che si srotola per 19 metri, nella quale sono stati finalmente messi secondo la corretta sequenza temporale (secondo gli autori) i vari eventi storici e le varie dinastie.


In conclusione restano sicuramente molti dubbi nonostante la precisa soluzione del problema del moto lunare di cui sopra, e forse c'è troppa sicumera nel comprimere in pochi millenni la storia dell'uomo. Forse molte degli assunti dei curatori della Nuova Cronologia possono essere veri, ma come la mettiamo con le Piramidi di Giza, costruite con una perizia tecnica ineguagliabile anche solo 100 anni fa? Quanto meno dovremmo ammettere che gli antichi Egizi possedevano la conoscenza dei geopolimeri, conoscenza che poi è andata perduta. E come la mettiamo col monolito di Baalbek che nessuna apparecchiatura o macchina moderna potrebbe mai sollevare in modo da utilizzarlo come pietra da costruzione? O con simili capolavori architettonici presenti in Sud e Centro America?
Se negli ultimi millenni una certa linearità c'è stata, nel passato più remoto le catastrofi vi furono, pare indubitabile. Ma questa è un'altra storia.

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :