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I miei animali

Creato il 11 dicembre 2011 da Gadilu

I miei animali

È uno dei rari momenti in cui penso al mio rapporto con gli animali. Rapporto direi del tutto inesistente, o comunque sostanzialmente mancato, anzi limitato progressivamente nel tempo, dal tempo in cui, ricordo, venni letteralmente issato da mio padre in groppa a un cucciolo d’elefante di un circo, avrò avuto cinque anni, e presi paura nell’avvertire che era “vivo”, cioè così stranamente vivo rispetto a quanto me l’ero figurato poco prima di salirci sopra. Poi ci saranno stati cani e gatti, però mai miei. L’inevitabile balzo di un gatto su un divano o su un letto, sempre avvertito con fastidio se non proprio con ripugnanza. E altre cose così (se il discorso si allargasse a comprendere anche gli insetti potrei raccontare di più).

Ma adesso ripenso a quando incontriamo per la prima volta un cane nell’appartamento di un amico. Quel suo fiutare invasivo, condito da approcci amichevolmente aggressivi (e l’inevitabile “guarda che non fa niente, gioca…”). Allora si spera sempre di emanare un buon odore, l’odore “familiare”, si finge tranquillità e indifferenza (ma col corpo già un po’ voltato verso l’uscita), si tende la mano, azzardando persino una carezza che esprime invece tutta la paura di essere morsi; soprattutto si spera di essere conosciuti in fretta e quindi già subito riconosciuti e accettati per quel che si è. Come se insomma dipendesse adesso dal cane e dal suo frenetico esame la percezione di far parte stabilmente del mondo.  


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