Questa canzone ha fornito lo spunto per una delle più belle performancesjazzistiche del secolo scorso, grazie all'interpretazione di John Coltrane del 1961, qui di seguito in una versione in quintetto con Eric Dolphy al flauto, McCoy Tyner al piano, Reggie Workman al basso ed Elvin Jones alla batteria.
Il brano era nato come tema musicale conduttore di un acclamato musical di Broadway The Sound of Music, musica di Richard Rogers e testi di Oscar Hammerstein II, andato in scena per la prima volta nel novembre del 1959. La canzone era interpretata dalla protagonista: Mary Martin, molto popolare all'epoca come interprete di musical famosi.
Lo spettacolo ebbe un successo straordinario e venne replicato per anni. Nel 1965 il regista Robert Wise ne trasse un famoso film con protagonista Julie Andrews, reduce dal successo di Mary Poppins. Il lungometraggio vinse ben 5 Oscar compreso quello come miglior film. In Italia apparve con il titolo Tutti insieme appassionatamente con la bravissima Tina Centi che doppiava la Andrews. Di seguito possiamo ascoltare la versione in italiano del brano intitolata Le cose che piacciono a me.
Negli anni sono state realizzate decine e decine di diverse versioni di questo brano sia strumentali, sia vocali. Per quanto concerne le prime, a mio avviso, l'unica versione che, ad oggi, possa competere per intensità e freschezza alle varie versioni di Coltrane, è quella di Brad Mehldau nel Solo Live a Marciac del 2006, che ho già proposto in un precedente post e che per comodità riporto qui di seguito.
Per quanto riguarda quelle vocali, invece, fra le versioni maschili o femminili, ne esiste più di una che merita di essere ricordata. In particolare mi ha sempre stimolato, quella registrata dal vivo nel 1994 da Al Jarreau con il soprano lirico Kathleen Battle,
in cui l'eclettico cantante di Milwaukee si cimenta con la cristallina voce della Battle, il tutto arricchito da un graffiante assolo al sax di Michael Brecker.
Grazie alla sua struttura musicale il brano si presta particolarmente anche ai virtuosismi vocali, come quelli del funambolo della voce Bobby McFerrin, come possiamo constatare nella prossima versione "a cappella". La qualità del video non è delle migliori, ma consente comunque una visione sufficiente per apprezzare le capacità vocali dell'interprete
Fra le numerose versioni vocali femminili in mio possesso, più o meno convenzionali, una in particolare, a mio parere, merita di essere segnalata per la sua diversità. Quella realizzata dal vivo a Stoccarda, intorno al 1990, dalla cantante portoghese Maria João con la pianista giapponese di scuola "free"Aki Takase, nella quale la melodia viene scomposta e frantumata per poi essere riportata all'origine.
Cocludo proponendo l'unica versione di un artista italiano in mio possesso.
Nel 1985 il compianto cantautore genovese Bruno Lauzi con l'album Back to Jazz volle rendere omaggio alle sue origini jazzistiche e fra i vari standards interpretati troviamo anche una eccellente versione di My Favorite Things, in cui spicca l'assolo al sax di Luigi Tognoli.