Magazine Cinema
Mai come stavolta è stato difficile scegliere per alcune annate ma tenendo fede al motto del " mai un ex aequo" ho chiuso gli occhi e scritto il titolo. Per un anno in particolare avrei quasi voluto tirare a sorte...
Forse sarebbe stato meglio!
1989 TETSUO
Primo anno e prima crisi di nervi sfiorata.Questo è l'anno di un film a cui sono molto legato come Il mio piede sinistro, ed è l'anno di una delle mie commedie preferite di tutti i tempi , Harry ti presento Sally. Impossibile anche dimenticare l'impressione che fece all'epoca ( a me e a milioni di altri giovincelli) un film come L'attimo fuggente, una perfetta macchina da spettacolo e da lacrime creata da Weir ma soprattutto dal personaggio di Williams, raramente così bravo. Magari con gli anni emergono i difettucci di un film piacione ma resta sempre una grande visione soprattutto per chi ha avuto la fortuna di amare all'epoca la Dead poets' society. Un destino paradossalmente diverso rispetto ad Harry ti presento Sally, un film che invece sta crescendo con gli anni e sta diventando sempre più profetico della difficoltà relazionale dei nostri tempi. Ho scelto Tetsuo perchè rappresenta il ricordo indelebile di una notte insonne guardano Fuori Orario di Ghezzi: Presentò questo film, credo al massimo l'anno dopo che uscì perchè nel'91 già abitavo in un'altra casa che non fa parte del ricordo di quella notte, è fu una folgorazione. Mai visto niente del genere, non avevo mai sentito nominare Tsukamoto,non sapevo manco che cosa volessero dire le locuzioni cyberpunk o steampunk, Una visione che mi accompagnò a lungo e mi accompagna ancora oggi....
1990 QUEI BRAVI RAGAZZI
Anche qui la scelta non è stata semplice anche se paradossalmente , scremando i film di quell'anno ne erano rimasti pochini. Ma ce ne sono due che considero due capisaldi: il film di Scorsese che poi ho deciso di eleggere mio film di quell'anno e uno dei Lynch migliori, quel Cuore Selvaggio che scatenò frizzi lazzi e cachinni allorchè fu premiato con la Palma d'oro al Festival di Cannes per indiscutibile volere del presidente di quella giuria, Bernardo Bertolucci. E a vedere il parterre du roi dei film di quell'epoca devo dire che aveva ragione lui. Ho scelto Quei bravi ragazzi rispetto a Cuore selvaggio adottando un criterio (empirico) molto particolare: mi sono basato sul numero di visioni e su quanto avessi voglia di rivedere in questo momento l'uno o l'altro. E in entrambi i casi vince Scorsese. Altri due film da segnalare che all'epoca empatizzai parecchio al cinema( ma mi perdonerete ero giovincello...): Darkman , forse un film minore nella filmografia di Raimi ma è una fiaba dark a cui sono molto affezionato e soprattutto Ghost, film che ha fatto piangere legioni di fans alla sola vista di un vaso di terracotta. Bellissimi Swayze e la Moore, esilarante la Goldberg nel film che l'ha fatta scoprire dalla grossa platea in un film furbo e accattivante, una macchina da soldi perfettamente oliata ma anche di qualità. Non lo empatizzerò come allora ma Ghost rimane per me una visione notevole.
1991 THE COMMITMENTS
Per scegliere il film del 1991 ho quasi sfiorato il ricovero coatto in manicomio: troppi i film che amo di quell'anno, film fondamentali per la crescita e formazione del bradipo cinefilo che già era in me. Però questo film lo amo alla follia, la storia di un gruppo di sfigati che arriva a un passo dal successo senza poi arrivarci realmente è forse la storia di molti giovani di oggi. Ma questa storia è ambientata in una Dublino da favola e animata di personaggi che si amano fin dal primo minuto, anche i meno simpatici. E ora veniamo agli esclusi con dolore immenso: partirei con Gli amanti del Pont Neuf, altra visione che ha segnato quegli anni di assidua frequentazione al cinema Modernissimo, sala d'essai con i sedili ancora di legno nascosta nel ventre di Perugia, preseguirei con Lanterne Rosse, altro film visto su quei sedili di legno e che rappresenta ancora un ricordo indelebile ( come gli insulti presi dai miei cugini che convinsi ad accompagnarmi) e poi ci sono anche Dogfight di Nancy Savoca , un film piccolo piccolo ma con uno dei finali più belli e intensi che abbia mai visto , Greencard altro film di Weir che amo particolarmente perchè racconta una di quelle storie d'amore a prima vista impossibili che mi piacciono tanto e non posso dimenticare due pesi massimi nelle mie playlist come Il silenzio degli innocenti e Point Break, due film che a loro modo hanno riscritto le regole del genere a cui appartengono.
1992 UN CUORE IN INVERNO
Altro anno in cui per scegliere ho sfiorato la crisi esistenziale. Ma, ripensandoci, Un cuore in inverno è il mio film, visto talmente tante volte che quasi lo so a memoria, utilizzato anche talvolta per far colpo sulle ragazze all'università ( con scarsi risultati devo dire: pensavo che far vedere uno che mollava un due di picche cosmico e facendo vedere quanto è brutto darlo oltre che riceverlo, predisponesse bene la mia compagna di visione dopo una cenetta ad hoc e un vinello ancora più ad hoc). E una sequenza che non mi stancherò mai di vedere: quella del confronto tra Camille e Stephan al bistrot che racchiude in sè tutto lo spirito del film esattamente come quello sguardo perso nel vuoto, tra una goccia di pioggia e l'altra che esprime il rimpianto di chi non si è riuscito ad abbandonarsi ai propri sentimenti. Indimenticabile. Altro film che quell'anno mi colpì molto è Legge 627 di Tavernier, un poliziesco di realismo asfissiante veramente incredibile ( e prima o poi ne parlerò qui sul blog), c'è anche l'Heimat 2 di Reitz, oltre 1500 minuti di storia della Germania condotta in modo magistrale, c'è un delizioso film omaggio alla stagione del western che fu , Gli spietati, uno dei miglior Eastwood ancora oggi e non posso dimenticare un altro film a cui sono legatissimo per tutta una serie di ricordi ad esso collegati e cioè La moglie del soldato di Neil Jordan, visto ancora quando non si sapeva nulla su Jaye Davidson, in sala alla visione della famosissima scena in cui lo vediamo nature si scatenò quasi un pandemonio tra gente divertita e qualcuno che non la prese decisamente bene....
1993 CARLITO 'S WAY
Per quanto riguarda il 1993 forse non è stato così difficile scegliere perchè credo che Carlito's Way sia un capolavoro assoluto senza tempo, è un film a cui sono legato in modo particolare che non ha perso nulla della sua bellezza durante gli anni, ma è un anno in cui la densità di capolavori è stata incredibile: c'è Satantango di Bela Tarr, 450 minuti di cinema diverso, direi cinema oltre la concezione a cui siamo abituati, c'è uno dei capolavori di Altman , America Oggi, secondo me il suo film migliore, anche meglio di Nashville e qui qualcuno avrà da ridire, c'è il film migliore di Ivory, Quel che resta del giorno, un film che vidi al cinema e che mi emozionò profondamente ( mai successo con i film di Ivory in cui la forma prevale sempre sul contenuto ma quell'Anthony Hopkins che esprime una vita di infelicità increspando leggermente le labbra è un qualcosa che ti afferra il cuore e quasi te lo strangola), c'è poi L'età dell'innocenza, raro caso di film che ho visto più di una volta al cinema ogni volta pagando il biglietto ( ma la storia d'amore raccontata, la Pfeiffer e tutto il resto ancora evocano in me ricordi bellissimi), c'è Lezioni di piano visto in una delle sere più brutte della mia vita ( la fine di un amore),c'è il dittico Smoking / No Smoking di Resnais un connubio mai così felice tra teatro e cinema e poi ce ne sono tanti altri che quell'anno riscossero la mia approvazione più entusiastica: Il giardino di cemento, The snapper,Film bianco, Il banchetto di nozze e perchè no? Ricomincio da capo ...
1994 LADYBIRD LADYBIRD
Si , lo so è l'anno di Pulp Fiction, un film che ha rivoluzionato il linguaggio cinematografico, uno spartiacque nel gangster film e non solo , un modo nuovo di fare cinema. Basterebbe questo per issarlo di diritto al primo posto di quest'anno ma questa lista ho deciso di compilarla con il cuore e il mio cuore batte fortissimo per questo film di Ken Loach, storia vera di una donna a cui vengono sottratti i figli dai servizi sociali ciechi e sordi di fronte alle sue rimostranze.Visto al cinema è il ricordo di un'emozione profonda, ne usciì scosso, commosso, perchè non c'è niente di più brutto che perdere i propri figli. Loach non usa la retorica della lacrima facile ma documenta fatti e cerca di rimanere il più distante possibile. Secondo me il suo film migliore.
E' anche l'anno di un altro gruppetto di film che mi colpì moltissimo: Film Rosso di Kieslowski, degna chiusura della trilogia sui colori della bandiera francese come, Nel nome del padre di Sheridan , anche questo emozionante come pochi e Una pura formalità di Peppuccio Tornatore, che coincide con il ricordo di una sera al pub passata a discutere di questo film appena ultimata la visione al cinema.
Altri due film a cui sono molto affezionato, non saranno capolavori della storia del cinema ma li adoro entrambi: Quattro matrimoni e un funerale , deliziosa commedia sentimentale inglese costellata di contagiosa ironia e Leon di Besson, oltre a essere un nome cazzuto, anche un film cazzuto, cazzutissimo....
E anche per oggi è tutto, forse anche un po' troppo. Alla prossima!!!!!
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