Il meglio e il peggio dei film giapponesi dell’annata appena trascorsa con le Best Ten delle due riviste cinematografiche più prestigiose del Sol Levante: Kinema Junpo e Eiga Geijutsu. La prima quest’anno sembra aver voluto (parzialmente) allontanare le accuse di eccessivo conservatorismo premiando film non propriamente mainstream e guardando meno al botteghino. La seconda, come al solito, fa tutto il contrario di quello che dice la storica rivale, tanto che la prima posizione di Kinejun corrisponde alla prima posizione nella Worst Ten di Eigei. E’ da considerarsi quindi un eccezionale quella dello scorso anno, quando le due riviste condivisero ben tre delle loro cinque prime scelte. Quest’anno infatti sono d’accordo su appena due film, uno solo dei quali è di vertice in entrambe: si tratta di 0.5 mm (poster accanto) di Andō Momoko, grazie al quale la protagonista Andō Sakura (sorella della regista) ha vinto il premio per la miglior interpretazione femminile. La Andō può essere così considerata la miglior attrice giapponese contemporanea, avendo vinto negli ultimi cinque anni due volte il premio per miglior attrice e due volte quello come miglior non protagonista. In chiusura troverete anche i premi assegnati dal Mainichi shinbun che confermano sostanzialmente le scelte di Kinema junpo e il dominio anche nei premi collaterali di The Light Shines Only There e 0.5 mm. Spiace siano stati snobbati due ottimi film come Fire on the Plain di Tsukamoto (visto in Concorso a Venezia) che addirittura non ha ancora trovato distribuzione in Giappone e The White Snow Murder Case di Nakamura Yoshihiro (passato all’ultimo FEFF di Udine), il cui protagonista Ayano Gō ha comunque vinto il premio di miglior attore grazie alla sua interpretazione in questo film e in The Light Shines Only There.
KINEMA JUNPO BEST TEN 2014
1. The Light Shines Only There (Soko nomi nite hikari kagayaku) di Oh Mipo
2. 0.5 mm. (0.5 miri) di Andō Momoko
3. Pale Moon (Kami no tsuki) di Yoshida Daihachi
4. Seven Weeks (No no nanananoka) di Obayashi Nobuhiko
5. Our Family (Bokutachi no kazoku) di Ishii Yūya
6. The Little House (Chiisai ouchi) di Yamada Yōji
7. My Man (Watashi no otoko) di Kumakiri Kazuyoshi
8. 100 Yen Love (Hyakuen no koi) di Take Masaharu
9. The Voice of Water (Mizu no koe wo kiku) di Yamamoto Masashi
10. Yukihiko Nishino’s Love and Adventure (Nishino Yukihiko no ai to bōken) di Iguchi Nami
10 ex-equo A Samurai Chronicle (Higurashi no ki) di Koizumi Takashi
Migliore regia: Oh Mipo per The Light Shines Only There (poster accanto)
Miglior sceneggiatura: Takada Ryō per The Light Shines Only There
Miglior attore protagonista: Ayano Gō per The Snow White Murder Case e The Light Shines Only There
Miglior attrice protagonista: Andō Sakura per 100 Yen Love & 0.5 mm
Miglior attore non protagonista: Ikematsu Sōsuke per Our Family e altri cinque film (!!!)
Miglior attrice non protagonista: Kobayashi Satomi per Pale MoonMiglior attore esordiente: Higashide Masahiro per Parasyte e altri due film
Miglior attrice esordiente: Kadowaki Mugi per The Vortex of Love e altri due film
Per quanto riguarda l’interessante Best Ten dei film non giapponesi, la redazione di Kinejun ribadisce ancora una volta il proprio amore per Clint Eastwood, incoronandolo miglior regista e piazzando al numero 1 della classifica il suo Jersey Boys (da noi ignorato dai più), seguito dal bellissimo Boyhood di Richard Linklater e dall’unico film asiatico in classifica: Il tocco del peccato di Zhang Jiangke. Seguono infatti una serie di film hollywoodiani, intervallati da un paio di film d’autore, in questo ordine: La polvere del tempo di Theo Angelopoulos (un film del 2008!), Blue Jasmine di Woody Allen, Interstellar di Nolan, La danza della realtà di Jodorowski, A proposito di Davis dei fratelli Coen, The Wolf of Wall Street di Scorsese e Rush di Howard.
EIGA GEIJUTSU TOP TEN 2014
1. Undulant Fever (Umi wo kanjiru toki) di Andō Hiroshi (poster accanto)2. 0.5 mm. (0.5 miri) di Andō Momoko
3. Living in Sanrizuka (Sanrizuka ni ikiru) di Ohtsu Kōshirō e Shiroshima Haruhiko
4. Drive-in Gamo (Doraibuin Gamou) di Tamura Masaki
5. Telephone Dating Club Cannonball 2013 – The movie (Gekijōban Terekurakya no shibaru 2013) di Kanpani Matsuo
6. Broken Pieces (Koppa mijin) di Tajiri Yūji
6 ex-equo The Voice of Water (Mizu no koe wo kiku) di Yamamoto Masashi
8. Au revoir l’été (Hotori no sakuko) di Fukada Kōji
9. Irodo shijūhatte takarabune (id.) di Ikawa Kōichirō
9 ex-equo Tada’s Do-it-all House: Disconcerto (Mahoro ekimae kyōsō kyoku) di Ohmori Tatsushi Nell’immancabile Worst Ten dei film più brutti dell’anno troviamo in gran parte i più belli per la rivista rivale: detto in apertura del primo posto di The Light Shines Only There, ci sono anche My Man al 2°, Pale Moon al 5°, The Little House al 6° e A Samurai Chronicle al 7°. Mancano “stranamente” quest’anno registi solitamente indigesti a Eiga geijutsu come Sono Shion e Takashi Miike, ma troviamo comunque registi da esportazione come Nakashima Tetsuya al 2° posto con The World of Kanako (poster accanto) e Kawase Naomi al 10° con Still the Water (presentato a Cannes), oltre al discusso e discutibile The Eternal Zero di Yamazaki Takashi, vincitore al Far East di Udine 2014, al 7° posto. Completano una classifica ricca di ex equo: Cape Nostalgia di Narushima Izuru al 2° e The Vortex of Love di Miura Daisuke al 7°.
Mainichi Film Concours 2014
Miglior film:
My Man (Watashi no otoko) di Kumakiri Kazuyoshi (poster accanto)
Menzione speciale:
The Light Shines Only There (Soko nomi nite hikari kagayaku) di Oh Mipo
Miglior regista: Oh Mipo (The Light Shines Only There)
Miglior sceneggiatura: Andō Momoko (0.5 mm)
Miglior attore: Ayano Gō (The Light Shines Only There)
Miglior attrice: Andō Sakura (0.5 mm)