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I migliori film giapponesi del 2015

Creato il 22 gennaio 2016 da Eda

nobi2Ormai le due più importanti riviste di cinema giapponesi – Kinema Junpo e Eiga Geijutsu – sembrano concordare ad anni alterni nelle loro abituali Top Ten. Nonostante visioni di cinema spesso molto distanti infatti, quest’anno sono ben sette i film in comune nelle due classifiche che, incrociate anche con i premi assegnati dal quotidiano Mainichi, fanno risaltare tre film sui quali sembrano essere tutti d’accordo: il primo è Three Stories of Love di Hashiguchi Ryōsuke, uno dei pochi registi dichiaratamente omosessuali nell’industria giapponese, che dopo l’ottimo All Around Us firma tre storie d’amore dalle problematiche differenti. Il secondo è Journey to the Shore di Kurosawa Kiyoshi con un film a metà strada tra il road movie e il fantastico che sembra riportarlo alle atmosfere dei suoi primi capolavori come Cure. Il terzo è, abbastanza sorprendentemente per il sottoscritto, Fires on the Plain di Tsukamoto Shin’ya (poster accanto), film tutt’altro che facile, sicuramente non commerciale, distribuito con quasi un anno di ritardo in Giappone e che invece ha trovato (sacrosanti) riconoscimenti dai più importanti critici del paese. L’ultima fatica di Tsukamoto si è imposta come necessario manifesto anti-militarista in un momento nel quale Abe sta cercando di cambiare la storica costituzione pacifista giapponese. Gli altri film in comune tra le due classifiche, e che vale la pena di recuperare, sono: Happy Hour di Hamaguchi Ryūsuke (sul podio di entrambe), Gonin Saga di Ishii Takashi, Rolling di Tominaga Masanori e il miglior film per Eiga geijutsu, This Country’s Sky di Arai Haruhiko il quale, cosa curiosa, è anche il direttore della rivista. Tutto il mondo è paese!

KINEMA JUNPO BEST TEN 2015

1. Three Stories of Love (Koibitotachi) di Hashiguchi Ryōsuke

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2. Fires on the Plain (Nobi) di Tsukamoto Shin’ya

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3. Happy Hour (id.) di Hamaguchi Ryūsuke

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4. Little Sister (Umimachi diary) di Koreeda Hirokazu
5. Journey to the Shore (Kishibe no tabi) di Kurosawa Kiyoshi
6. Gonin Saga (id.) di Ishii Takashi
7. This Country’s Sky (Kono kuni no sora) di Arai Haruhiko
8. Solomon’s Perjury Part 1&2 (Soromon no gisho zenpen/kohen) di Narishima Izuru
9. Nagasaki: Memories of My Son (Haha to kuraseba) di Yamada Yōji
10. Rolling (id.) di Tominaga Masanori
10 ex-equo Being Good (Kimi wa ii ko) di Oh Mipo

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Miglior regia: Hashiguchi Ryōsuke per Three Stories of Love (poster accanto)
Miglior sceneggiatura: Hashiguchi Ryōsuke per Three Stories of Love
Miglior attore: Ninomiya Kazunari  per Nagasaki: Memories of My Son
Miglior attrice: Fukatsu Eri per Journey to the Shore e un altro film
Miglior attore non protagonista: Motoki Masahiro per The Emperor in August e un altro film
Miglior attrice non protagonista: Kuroki Haru per Nagasaki: Memories of My Son e Solomon’s Perjury Part 1&2Miglior attore esordiente: Shinohara Atsushi per Three Stories of Love
Miglior attrice esordiente: Hirose Suzu per Our Little Sister

Come ogni anno riporto anche i migliori film NON giapponesi votati dalla rivista, per capire come venga percepito il “nostro” cinema (9 volte su 10 si tratta infatti di film occidentali) e cercare di comprendere le assurde logiche distributive giapponesi, con film che arrivano con anni di ritardo. Per una volta Clint Eastwood (idolo assoluto di Kinejun) non è al primo posto (bensì al secondo, con American Sniper), scalzato dallo strepitoso Mad Max Fury Road di George Miller (anche miglior regista)! Sul terzo gradino del podio si piazza il compianto Manoel de Oliveira con Lo strano caso di Angelica (del 2010!), al quale seguono: Birdman di Inarritu, The Assassin di Hou Hsiao-Hsien (unico asiatico presente), Hard to be a God di Aleksej German, Whiplash di Chazelle, Winter Sleep di Ceylan, Vizio di forma di PTA e Still Life di Pasolini.

EIGA GEIJUTSU TOP TEN 2015

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1. This Country’s Sky (Kono kuni no sora) di Arai Haruhiko (poster accanto)
2. Happy Hour (id.) di Hamaguchi Ryūsuke3. Gonin Saga (id.) di Ishii Takashi
4. Kabukicho Love Hotel (Sayonara Kabukichō) di Hiroki Ryūichi
5. Three Stories of Love (Koibitotachi) di Hashiguchi Ryōsuke
5. ex-equo Rolling (id.) di Tominaga Masanori
7. Bakuman (id.) di One Hitoshi
8. Fires on the Plain (Nobi) di Tsukamoto Shin’ya
9. Journey to the Shore (Kishibe no tabi) di Kurosawa Kiyoshi
10. Midnight Diner (Eiga Shin’ya shokudō) di Matsuoka Jōji

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Nella sempre “divertente” Worst Ten dei film più brutti dell’anno troviamo invece molti dei bersagli preferiti di Eiga geijutsu, alcuni a ragione, altri per puro pregiudizio. Tra i primi rientra il numero uno del 2015: Harada Masato, con il terribile The Emperor in August, insieme a film esotizzanti che puntano solo ai festival occidentali come Le ricette della signora Toku (5°) di Kawase Naomi e Foujita (9°) di Oguri Kohei. Tra i secondi ci sono autori apprezzati anche da noi come Koreeda Hirokazu, terzo con Little Sister (poster accanto) e Sono Shion, decimo con Love & Peace. Anche Kitano Takeshi  potrebbe rientrare tra questi ultimi, ma il suo film più recente – Ryuzo and the Seven Henchmen – piazzatosi al secondo posto -, è così poco pretenzioso e allo stesso tempo così divertente che quello della rivista è semplice accanimento. Da segnalare anche lo sdoppiamento di personalità dei critici che inseriscono nella Worst Ten due film che compaiono anche tra i migliori: Three Stories of Love (7°) e Journey to the Shore (8°). Completano la classifica gli effettivamente orridi The Big Bee (4°) di Tsutsumi Yukihiko e Galaxy Turnpike (5°) di Mitani Koki.

Mainichi Film Concours 2015

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Miglior Film:
Three Stories of Love (Koibitotachi) di Hashiguchi Ryōsuke

Menzione speciale: 
Journey to the Shore (Kishibe no tabi) di Kurosawa Kiyoshi (poster accanto)

Migliore regia: Tsukamoto Shin’ya (Fires on the Plan)
Miglior sceneggiatura: Harada Masato (Kakekomi)
Miglior attore: Tsukamoto Shin’ya (Fires on the Plain)
Miglior attrice: Ayase Haruka (Our Little Sister)


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