Il parlamento di Kampala ha approvato a maggioranza una risoluzione che chiede il ritiro dei militari ugandesi dal Sud Sudan, paese dove è in corso una guerra civile e dove sono schierati a sostegno delle forze fedeli al presidente Salva Kiir( foto in alto).
“La presenza continuata delle Forze armate dell’Uganda in Sud Sudan si sta dimostrando molto costosa per i contribuenti” si evidenzia nel documento sottoscritto dai deputati. Stando al ministero della Difesa di Kampala, il mantenimento del contingente insieme con l’invio di carri armati ed elicotteri è costato finora 119 miliardi di scellini, più di 35 milioni di euro, una somma superiore a quella stanziata per la partecipazione ugandese a una missione militare in Somalia.
La risoluzione non ha valore vincolante per il governo ed è stata già respinta dal ministro della Difesa Crispus Kiyonga. “La forza dell’Autorità intergovernativa per lo sviluppo non è stata ancora dispiegata – ha detto il dirigente in riferimento a un annunciato intervento dell’organismo regionale – e allora noi resteremo in Sud Sudan”.
Le truppe ugandesi, diverse migliaia stando alla ricostruzione del Sudan Tribune, sono arrivate a Juba poche settimane dopo l’inizio del conflitto. A più riprese è stata segnalata una loro partecipazione a offensive contro i ribelli guidati da Riek Machar. Sia Machar che Kiir sono accusati di aver essersi resi responsabili di violenze indiscriminate a danno di civili. Nei loro confronti il Consiglio di sicurezza dell’Onu ha ipotizzato l’imposizione di sanzioni. Dal dicembre 2013 il conflitto civile in Sud Sudan ha già costretto oltre due milioni di persone a lasciare le proprie case. Le vittime, stando all’Onu, sarebbero state “decine di migliaia”.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)