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I mille usi benefici dell'acqua ossigenata: ne siete davvero sicuri?

Creato il 25 febbraio 2014 da Scienceforpassion @Science4passion
In questi giorni, su Facebook, rimbalza questo messaggio relativo ai benefici dell'acqua ossigenata.
I mille usi benefici dell'acqua ossigenata: ne siete davvero sicuri?
Vederlo circolare, in modo così rapido e virale, mi ha messo i brividi.
Cercando on-line, mi sono accorta che questa lista è davvero molto popolare.
Molti dei consigli scritti nella lista sono pericolosi. Se avete voglia di seguirmi, cercherò di spiegarvi il perché.

I mille usi benefici dell'acqua ossigenata: ne siete davvero sicuri?

Struttura chimica dell'acqua ossigenata o perossido di idrogeno: è un composto chimico contenente idrogeno e ossigeno, di formula H2O2, che si presenta come un liquido incolore (immagine di Wikipedia).

Come potete facilmente verificare, la lista non fa quasi mai riferimento alle concentrazioni: quale casalinga si accontenterebbe di sapere che, per fare una torta, ha bisogno di uova, burro e zucchero, senza conoscerne le quantità? O i tempi di cottura? Una ricetta così presentata, non sarebbe molto popolare, verrebbe presto dimenticata e, certamente, non troverebbe spazio nei Social Network.
Qui, invece, parliamo di informazioni mediche: è per questo motivo che possiamo permetterci di essere approssimativi?
Inoltre nell'elenco viene omessa un'informazione importantissima: l'acqua ossigenata in commercio è presente in soluzione acquosa, non pura.
Per indicare la concentrazione di acqua ossigenata si parla solitamente di volumi.
Quella che siete abituati a maneggiare, utilizzata come antisettico e disinfettante, è un'acqua ossigenata al 3% e corrispondente a 10 volumi.
Un litro di soluzione di H2O2 a 10 volumi può sviluppare 10 litri di ossigeno e corrisponde a una concentrazione del 3% in peso.
I mille usi benefici dell'acqua ossigenata: ne siete davvero sicuri?
Esistono formulazioni ben più concentrate, da maneggiare con prudenza e con l'utilizzo dei guanti. Alcune vengono utilizzate, ad esempio, dai parrucchieri per le decolorazioni o le meches, altre nei trattamenti odontoiatrici per sbiancare i denti.
Ecco alcuni esempi:
Il perossido di idrogeno al 10% corrisponde a 34 volumi
Il perossido di idrogeno al 30% corrisponde a 111 volumi
Il perossido di idrogeno al 40% corrisponde a 154 volumi
I mille usi benefici dell'acqua ossigenata: ne siete davvero sicuri?
Concentrazioni di questo tipo sono pericolose: possono essere anche letali se ingerite o causare lesioni alla pelle e alle mucose, come queste:

I mille usi benefici dell'acqua ossigenata: ne siete davvero sicuri?

Effetti di una soluzione di perossido di idrogeno concentrata al 35% sulla pelle (immagine di Wikipedia)

Nei casi più gravi, in caso di soluzioni ancor più concentrate, la pelle può presentare lesioni simili ad ustioni (escara bianca).

I mille usi benefici dell'acqua ossigenata: ne siete davvero sicuri?

Escara: immagine di Wikipedia


Il motivo di queste lesioni è facilmente spiegabile.
L'acqua ossigenata è un denaturante delle proteine, comprese quelle presenti nella nostra pelle e nelle nostre mucose: per questo è bene specificare chiaramente le concentrazioni e non confondere il concetto di concentrazione percentuale con il concetto di volume.
L'H2O2 a 10 volumi corrisponde a una concentrazione del 3% in peso ed è usata come disinfettante.
L'H2O2 a una concentrazione del 10% corrisponde a 34 volumi ed è usata dal vostro parrucchiere per decolorarvi i capelli!!
Il liquido puro può addirittura esplodere se portato a temperature superiori ai 100 °C.
Dal punto di vista chimico, può comportarsi sia da agente ossidante sia da agente riducente, proprietà sfruttate ampiamente nel settore industriale: l'acqua ossigenata viene usata, infatti, per decolorare vari materiali (dalla carta ai tessuti) o per restituire i colori originali a dipinti anneriti. Viene, inoltre, aggiunta alle miscele del carburante dei razzi per garantire l'apporto di ossigeno.

I mille usi benefici dell'acqua ossigenata: ne siete davvero sicuri?

immagine di Wikipedia

Se siete arrivati fin qui, probabilmente iniziate a capire perché la lista che circola on-line mi ha fatto decisamente arrabbiare: non fa quasi mai riferimento alle concentrazioni. Quando lo fa, vi dice di utilizzare un'acqua ossigenata al 10%, ovvero a 34 volumi. Vi consiglia di utilizzarla come collutorio, quando, invece, andrebbe maneggiata con prudenza. Pensate che, in ambito ospedaliero, per la disinfezione ambientale, viene utilizzata un acqua ossigenata al 6% e, vi assicuro, non mi sognerei mai di applicarla sulla pelle o di utilizzarla come collutorio.
Volete fare una prova? (non ve lo consiglio...)
Provate a chiedere al vostro parrucchiere di darvi un batuffolo di cotone imbevuto con un po' di acqua ossigenata, di quelle a 20 o 30 volumi utilizzate, come vi dicevo, per le decolorazioni o le meches. Basta una piccolissima quantità di prodotto, applicata per poco tempo, per sentire la pelle bruciare e vederla riempirsi di piccole macchie bianche, come quelle che vi ho appena mostrato.
Provate ad immaginare cosa potrebbe fare alle mucose della bocca una concentrazione di 34 volumi (10%), come consigliato nell'elenco così tristemente popolare.
Indubbiamente l'acqua ossigenata ha un buon potere sbiancante, ma credo che nessuno di voi cercherebbe di aggiustarsi da solo una carie. Quindi, perché cercare di eliminare il tartaro? Lasciamolo fare ad un professionista: non basta certo una concentrazione al 3% per ottenere risultati apprezzabili, senza contare il rischio di irritazione o ingestione! In ambito odontoiatrico si utilizzano prodotti al 35% ma, come ormai avrete capito, è preferibile lasciarlo fare ad un professionista competente.
Per quanto riguarda il potere disinfettante e antisettico del perossido di idrogeno, segnalo questo file: Linee-guida-antisettici.pdf Si tratta di un file dell'Associazione Nazionale dei Medici delle Direzioni Ospedaliere, ve ne faccio un breve riassunto.
Tenete presente che, in ambito medico, è bene distinguere tra un'azione antisettica ed un'azione disinfettante.
Gli antisettici sono composti in grado di prevenire o arrestare la crescita microbica, sono compatibili per l'uso sulle persone. L'acqua ossigenata, che solitamente acquistate in farmacia, è un antisettico che può essere utilizzato sulla cute integra o su piccoli tagli e ferite.
I disinfettanti, invece, hanno lo scopo di decontaminare le superfici (sedie, tavoli, sanitari, ecc).
Questa differenza è molto importante.
L'acqua ossigenata ha un alto potere disinfettante in concentrazioni al 6%: a queste concentrazioni è utile per disinfettare le superfici, purché il materiale sia compatibile, altrimenti si rovina.

Invece, l'acqua ossigenata al 3% è un antisettico adatto per la cute integra o per le piccole ferite; riduce la carica batterica, ma il suo livello di attività è basso.
Cosa vuol dire?
Significa che è in grado di distruggere diverse tipologie di batteri ed alcuni virus e funghi (miceti, è il termine medico).
Tuttavia non è in grado di eliminare il bacillo responsabile della tubercolosi né le spore batteriche. Le spore batteriche sono strutture di resistenza create da alcuni batteri (come il tetano) per sopravvivere in ambienti poco favorevoli. Virus e funghi, inoltre, hanno bisogno di tempi di contatto più lunghi per essere inattivati dall'acqua ossigenata.
Inoltre, l'azione dell'acqua ossigenata è rapida ed il suo effetto è piuttosto breve; infatti, si tratta di un composto molto reattivo nei confronti dei contaminanti organici: dopo aver agito sulle scaglie della pelle, perde rapidamente efficacia; i batteri che riescono a sopravvivere rimangono vivi e vegeti sotto una colata di proteine coagulate, che oltre tutto li protegge da successive disinfezioni.
La soluzione acquosa non va mescolata con altri disinfettanti né esposta alla luce (per questo non la trovare in boccette trasparenti) ed al calore: potrebbe facilmente decomporsi.
Ecco perché non è assolutamente la "panacea per tutti i mali" descritta nella lista.
Le concentrazioni al 3% sono di fatto quasi innocue, purché usate sulla cute integra o sui peli del corpo, inclusi i capelli. Sulle piccole ferite aiuta la detersione meccanica della cute, ma sicuramente non bisogna utilizzarla (magari al 10%, unica concentrazione cui, ogni tanto, si fa riferimento nella lista) su ferite profonde (che necessitano di un'azione disinfettante più ampia) o su una "cancrena della cute": il rischio è quello di ledere un vaso arterioso e causare un'emorragia difficilmente controllabile con metodi casalinghi.
Chiudo con un un'ultima importante osservazione: la nostra pelle e le nostre mucose sono ricoperte da batteri buoni, chiamati flora batterica residente. Sono la nostra difesa naturale contro i batteri patogeni.

I mille usi benefici dell'acqua ossigenata: ne siete davvero sicuri?

Batteri sulla pelle umana: un interessante articolo su Focus

L'acqua ossigenata (come qualsiasi altro farmaco o antisettico) non distingue tra batteri buoni e batteri patogeni: distrugge entrambi rischiando di alterare il delicato equilibrio della flora batterica cutanea.
I nostri batteri residenti non hanno bisogno di aiuto per proteggerci e, certamente, non hanno bisogno dell'acqua ossigenata che elimina indiscriminatamente, residenti e patogeni.
Per questo motivo, con qualsiasi farmaco, è importante seguire scrupolosamente le indicazioni di concentrazione e tempi di contatto indicate sulla confezione. In questo modo, otteniamo l'effetto di un'azione forte su quei germi che se ne stanno più in superficie sulla nostra pelle (in genere patogeni), "risparmiando" la flora commensale, ben più profondamente annidata.

Un uso indiscriminato per sbiancare la pelle, i denti, le unghie o alleviare i sintomi influenzali potrebbe, portare più danni che benefici, indebolendo la nostra prima linea di difesa.
Un uso imprudente, come quello descritto nell'elenco, con dosaggi o applicazioni errate, sono alla base dei fenomeni di resistenza, come quelli legati agli antibiotici (se volete approfondire, ne ho parato qui). I microbi diventano più forti, si abituano al farmaco e questo diventa totalmente inefficace.
Infine, evitate di diluire l'acqua ossigenata: diluendo un disinfettante se ne può anche provocare la contaminazione, con esiti spesso davvero pericolosi.
IN CONCLUSIONE:
L'acqua ossigenata è un antisettico cutaneo, utile in caso di piccole ferite. Infatti, ha un'azione molto rapida e non è in grado, alle normali concentrazioni d'uso, di distruggere tutti i germi e, quindi, in alcuni casi è bene preferire altri antisettici.
A concentrazioni più elevate, ha un alto potere disinfettante, ma non è adeguata per applicazioni cutanee casalinghe. Ad esempio, a concentrazioni del 6% si può utilizzare come disinfettante per le superfici, ma è bene comunque prestare attenzione. Infatti, concentrazioni analoghe a quelle utilizzate dagli acconciatori, possono causare facilmente lesioni alla pelle e alle mucose: per questo il vostro parrucchiere indossa guanti protettivi.
Utilizzare l'acqua ossigenata sulla pelle sana, ad esempio con finalità preventive o sbiancanti, potrebbe essere controproducente: la pelle è naturalmente provvista di efficaci difese.
L'uso indiscriminato di antisettici, disinfettanti (o medicinali in genere), può rivelarsi pericoloso e creare microrganismi sempre più forti e resistenti alle cure.
Questo post non ha alcuna pretesa medica, ma spero possa fare chiarezza: spero che aiuti a capire che l'informazione sulla salute non è un gioco, ha un ruolo importante e non va sottovalutata, sopratutto se presente su siti e social network che la rendono accessibile a tutti.
CHE ALTRO DIRE?
Per scrivere questo post, pur avendo una formazione affine all'ambito medico, mi sono documentata: ho letto delle pubblicazioni scientifiche, non semplici "liste" on-line (che non hanno né riferimenti a studi che le supportino né bibliografie). Ho chiesto conferma anche a chi, in ospedale, ci lavora ogni giorno ed ha una formazione più ampia della mia.
Quindi: FATE GIRARE e diffidate dalle pubblicazioni che tentano di dare una visione semplicistica e miracolistica di qualunque cosa, attirando l'attenzione, fregandosene dei potenziali danni che possono causare o, più probabilmente, inconsapevoli della pericolosità di quanto diffondono con tanta facilità.
Uno speciale ringraziamento a Spartaco Mencaroni per la collaborazione e per il supporto medico - scientifico che mi ha permesso di realizzare questo post.
Tania Tanfoglio
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