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I mirtilli neri

Da Cristina Aloisi @Lunapets

Sono dei frutti caratteristici del sottobosco, i mirtilli neri sono usati per curare diverse patologie. In base ad alcuni recenti studi fatti negli Stati Uniti, i mirtilli neri sono muniti di un grande quantitativo di sostanze antiossidanti, in grado di prevenire patologie cardiovascolari, antitumorali e ritardare il normale sviluppo dell’invecchiamento. Il mirtillo nero è quello che è più ricco di principi benefici, infatti contiene zuccheri e molti acidi: l’acido citrico (protegge le cellule), l’acido ossalico (da il classico sapore asprigno dei frutti), l’acido idrocinnamico (molto efficace perché è in grado di annullare le nitrosammine cancerogene che sono prodotte nell’apparato digerente in ripercussione dell’ingestione di nitrato (sale), l’acido gamma-linolenico (è adatto al sistema nervoso perchè previene la nefropatia diabetica, una malattia che lentamente deteriora la funzione renale). Infine, i mirtilli neri contengono anche l’acido folico, i tannini e glucosidi antocianici che oltre a dare al frutto il colore, riducono la permeabilità dei capillari e ne rafforzano la struttura. Le antocianine rafforzano il tessuto connettivo che sostiene i vasi sanguigni e ne migliorano l’elasticità ed il tono. Svolgono un’azione antiemorragica oltre che combattono i radicali liberi. Tutte queste sostanze favoriscono e aumentano la velocità di rigenerazione della porpora retinica (occhio), migliorando la vista specialmente la sera, quando c’è poca luce.


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