Dai rubinetti di Cavenago D’Adda (Lodi) scorreva acqua marrone: un fiume che sembrava non finire mai. Effetto di spurghi durati per ore, e dei quali la stessa società SAL che li ha effettuate intervenendo prontamente stenterebbe a capire la causa, considerate le perplessità dei tecnici e di cittadini che inevitabilmente si sono parlati. Mario Forti e altri del comitato Noampliamentodiscarica hanno segnalato subito il problema. L’acqua è ufficialmente potabile ma il colore è un marrone per niente invitante.
Dalle 18 alle 22.45 stavano spurgando, come riferisce Forti, e anche stamattina i dipendenti di Società Acque lodigiane erano ancora al lavoro a Cavenago D’Adda. Ma che succede? L’acquedotto è uno solo, serve diversi centri abitati eppure solo Cavenago è privilegiato da queste strane disfunzioni. Ma Cavenago ospita in località Soltarico la contestata discarica di Ecoadda. I cittadini si preoccupano. A ragione o torto? Si comprende in ogni caso il malumore per l’impossibilità di usare l’acqua del rubinetto.
Oltre al laghetto della megadiscarica che ha schiacciato, a quanto pare, una falda idrica che ha creato un laghetto vicino alla montagna di rifiuti, ci sono altri timori. Ecco perché.
Nelle foto si vede la schiuma che si è formata in un canale irriguo: basta un piccolo salto e certe sostanze diventano schiuma, come i detersivi. Il canale raccoglie infatti le acque bianche della zona industriale di Cavenago! Da quel che viene riferito sono stati invertiti gli scarichi: le acque nere finiscono in quelle bianche e viceversa. Quando si scaricano le acque dei lavaggi ecco la schiuma. Arpa e carabinieri sono stati informati.