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I Monuments men arrivano a Napoli

Creato il 30 marzo 2014 da Makinsud

“The Monuments Men”, il film di George Clooney che ha sbancato i botteghini di mezzo mondo e che tratta la storia di alcuni soldati che salvano dai nazisti i capolavori dell’arte, è diventato realtàlocandina monuments man“Monuments Men”, infatti, esiste davvero ed è una fondazione che ha sede a Dallas e che ha l’obiettivo di recuperare e restituire oggetti sottratti nel caos bellico, proprio come i protagonisti del film. E i membri di tale fondazione hanno ritrovato e restituito otto libri che appartenevano alla Biblioteca Universitaria di Napoli, situata nei plessi della Federico II.

Tutto è cominciato un anno fa, quando alla segreteria della Biblioteca arriva una mail direttamente dagli Stati Uniti che avvertiva del ritrovamento dei libri. Parte così una verifica, molto lunga ma indispensabile, su timbri, registri e cartellini. Le opere in questione sarebbero state trafugate in un convento di Minturno, nel lontano 1943, in piena seconda guerra mondiale. Le casse dove erano state nascoste dai monaci sarebbero state aperte e portate chissà dove e così, più di settant’anni dopo, si viene a sapere che i libri sono arrivati addirittura oltreoceano. Ma, grazie alla collaborazione della fondazione americana, della Biblioteca, del Comando dei carabinieri della Tutela patrimonio culturale e del Ministero dei Beni Culturali, i preziosi testi sono tornati a casa e si è riusciti a rintracciarne anche l’origine: la Biblioteca di via Palladino.

Ma non abbiamo ancora chiarito il motivo per cui è così importante che queste opere siano tornate a Napoli: quattro degli otto tomi appartengono al XVI secolo e, tra essi, c’è una “Fiammetta” di Giovanni Boccaccio, una selezione di sonetti di Francesco Petrarca e una grammatica ebraica. Presente anche un rarissimo libro di anatomia dello studioso Steensen, una traduzione in latino di un’opera di Isaac Newton e un’altra opera di anatomia di Winslow. Insomma, stiamo parlando di autori e  di testi importantissimi e molto rari, che speriamo vengano conservate al meglio nella nostra città. Con tanti ringraziamenti ai “Monuments Men”

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