E' sempre vivo nei fluminesi il ricordo dell'incidente che la mattina del 23 novembre del 1926 costò la vita ai minatori Raimondo Frau e Antioco Congia, ambedue di 23 anni, che furono investiti da una massa di fango nella galleria Pietro.
I due sfortunati furono travolti da una massa di argille sensibili, che solitamente hanno una consistenza solida, ma per effetto di particolari sollecitazioni, come ad esempio quelle provocate dalle perforatrici o dalla semplice percussione di un martello, diventano liquide all'istante.
Quel giorno nel filone Cuccuru mena al livello 180, dove era in corso l'avanzamento in una diramazione della galleria Pietro, c'erano 10 uomini, compresi i dirigenti. A partire dalla progressiva di 650 metri lo scavo era passato dallo scisto al calcare metallifero molto resistente, percorso da fratture ed inglobante cavernosità a volte acquifere, che fino ad oggi, data dell'incidente, non avevano dato inconvenienti. Ma quella mattina la galleria fu invasa all'improvviso da una melma finissima e ferruginosa per la lunghezza di circa 70 metri e…due operai sono rimasti dentro il materiale melmoso.
A Flumini ebbero notizia dell'incidente poco dopo le nove: a quell'ora un dipendente di Su Zurfuru era nell'Ufficio postale per trasmettere alle Autorità questo laconico telegramma: "Stamane ore 8,40 improvviso stacco di fango riempì galleria Pietro Su Zurfuru - Mancano 2 0perai - Ingegner Sitia."
Nessun'altra parola di spiegazione. La tragedia si era ormai consumata!
Purtoppo questo non fu nè il primo nè l'ultimo degli incidenti in miniera. Si ha notizia che intorno al 1920, 20 cernitrici che lavoravano nella miniera di Baueddu vennero sepolte dal crollo di una parete che da allora si chiama "sa tupa 'e sa disgrazia".
Funerali dei due minatori deceduti a "Su Zurfuru (Galleria Pietru) il 23 novembre del 1926
Tratto da: http://digilander.libero.it/fluminimaggiore