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I morti di views – Articolo di risposta

Creato il 27 dicembre 2013 da Salvatore Cugliari

Le risposte del micio

E’ da una settimana, suppergiù, che sul web sta circolando una notizia alquanto ridicola e senza fondamento che merita una dura smentita. Nell’articolo in questione (clicca qui per leggerlo), scritto per altro da un ansa tarocca, si parla di una fantomatica condanna a Prodi inflittagli dalla “Corte di Giustizia Europea per azioni compiute quando era Presidente della Commissione”. L’autore di questo articolo si chiede perché “nessuno dei media importanti nazionali, sia della carta stampata che soprattutto della TV, sempre pronti a guardare nel letto dei politici, ne ha fatto cenno.” Immediatamente, come è ormai da routine, questa notizia è stata condivisa intensificante dal popolo del web permettendole di posizionarsi tra le notizie più condivise degli ultimi giorni (si parla di 17.000 condivisioni). Ora, nel leggere questo articolo, anche io mi sono chiesto come mai una notizia così rilevante non potesse essere sbattuta in prima pagina da quotidiani e telegiornali. Facendo un po’ di ricerche, della durata di 5 minuti, ho trovato la risposta all’interrogativo che sia l’autore dell’articolo e sia io da lettore ci siamo posti. Il perché questa notizia non è stata riportata dall’informazione nazionale è semplicissimo: questa notizia è una squallida bufala e come tale non può essere spacciata per informazione.

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Parte dell’articolo bufala di ANSA WEB

Il suddetto scritto, oltre ad essere una bufala dalla mole indescrivibile, per essere più credibile, cita una fonte che in primis non parla in alcun modo di una condanna effettiva e che inoltre è datata 26 Settembre 2003.

Intensificando le mie ricerche ho scoperto che già da ben 7 – 8 anni questa notizia viene sbattuta da testate simili a questa ansa tarocca per aumentare, in modo becero, le views dei portali. La notizia viene continuamente copiata e incollata qua e la da personaggi il cui unico obbiettivo e far aumentare i guadagni dei propri siti speculando su persone innocenti. Questi tipi, i morti di views, consiglio strettamente personale, meglio perderli che trovarli. Non dategli credito. Metteteli da parte. Ignorateli. Non contribuite a creare disinformazione.

Vi lascio, in conclusione, con un commento tratto da Stampa libera… che potrà fare ulteriormente chiarezza su questa questione.

Elena,15 aprile 2011 alle 16:08:

La notizia E’ una bufala e nemmeno troppo ben concertata. La Commissione Europea presideduta da Romano Prodi (1999-2004) si trovo’ effettivamente al centro di uno scandalo legato a Eurostat, che pero’ non ha nulla a che fare con questioni di discrimininazioni ai dipendenti. Si trattava di un buco di 3 milioni e rotti di euro. Direttore di Eurostat era Yves Franchet, che era famoso per fare il bello e il cattivo tempo. Gli ammanchi non cominciarono con l’era Prodi, ma ben prima. Fu tuttavia sotto la Commissione presideduta da Prodi che lo scandalo fu portato alla luce; si noti che esiste un ufficio antifrode europeo (OLAF) che è incaricato proprio di fare luce su casi come questi, ma pare ce avessero dormito sulla questione.

Prodi ammise la gravità dei fatti, ma si rifiutò di dimissionare senza un’indagine approfondita i tre Commissari NON direttamente coivolti (i soldi non erano finiti in tasca loro) ma responsabili politicamente, in quanto si trovavano alla guida dei dicasteri per le riforme (Kinnock), budget (Schreyer) e monetary affairs (Solbes). Naturalmente Prodi riferì sulla questione in Parlamento. Non ho idea se la questione all’epoca sia stata trattata o meno dalla stampa italian di destra sinistra o centro. Non mi stupirei se non lo fosse stata, perchè l’interesse (e aggiungo la comprensione) delle questioni di politica europea in Italia è scarsino, come si vede pure dal post di stampa libera, che più che alternativa in questo caso mi sembra assente. Fu invece ampiamente riportato dalla stampa di altri paesi tradizionalmente poco simpatetici con la UE (vedi UK) e si capisce il perchè.

Non ho capito cosa c’entri Nomisma. Mah. Sono capitata su questo sito seguendo le notizie su Vittorio Arrigoni e leggo questa robetta da dilettanti. Sig. Pepe, lo sa che le sentenze della corte di giustizia hanno un numero e sono consultabili? E poi perchè la Corte di Giustizia europea? Ci spieghi su cosa sarebbe competente in questo affare. Perchè non si industria un po’ a portare qualche fatto? Quale è la sua fonte? Grazie.


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