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I mostri di Venezia – L’intervista

Creato il 25 settembre 2013 da Salvatore Cugliari
Vignetta realizzata da Voxart

Vignetta realizzata da Voxartwork

Negli ultimi tempi a Venezia si è sollevato un polverone. Giornali e telegiornali spinti anche molto dalla presa di posizione di Adriano Celentano hanno cominciato a parlare dei mostri crocieristici che attraversano la laguna veneziana. Questi giganti del mare che usurpano e inquinano quotidianamente la Serenissima, e che nell’ultimo weekend hanno raggiunto il loro apice, sono il simbolo di una lobby-crocieristca che ormai imperterrita continua ad approfittarsi e a trarre profitto sulle spalle di una delle città più belle del mondo. Per approfondire questo interessantissimo argomento mi sono rivolto a Giuseppe Tattara, membro del comitato “No Grandi Navi”, docente universitario in pensione e autore del saggio “E’ solo la punta dell’iceberg” che approfondisce i costi e i benefici del crocierismo a Venezia, che ha gentilmente accettato di concederci una breve intervista. 

L’intervista

Che cos’è il Comitato No Grandi navi? Quali sono le sue ideologie e per cosa si batte? 

I mostri di Venezia – L’intervista

Simbolo del comitato “NO Grandi Navi”

E’ un movimento spontaneo nato un paio di anni fa per evitare l’ingresso delle grandi navi in laguna. E’ trasversale e si batte per tenere alta l’attenzione sul problema e per estromettere dalla laguna le navi incompatibili con l’equilibrio bio-morfologico della stessa laguna. Assumiamo infatti che Venezia non possa esistere senza la laguna in cui giace.

Nello scorso weekend sono state ben 13 navi da crociera ad attraversare la laguna di Venezia. Sommando tutti i colossi marini che hanno transitato nel canale della Giudecca è come se Venezia fosse stata oscurata da un muro di 3 chilometri ovvero, 772 mila tonnellate di stazza lorda. Quanto inquinamento ha prodotto quest’orrenda sfilata marina e quali e quanti sono, ogni qualvolta che una nave da crociera passa da quelle parti, i possibili danni recati alla Serenissima? 

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L’inquinamento della giornata del 21 si può quantificare nei seguenti (vedi tabella) inquinanti (all’emissione) e tenendo conto dell’accordo blue flag 2 sull’uso dei “combustibili puliti”. Una automobile emette (per un riferimento) 0,10 gr di PM2,5 per km. Fai presto a calcolare quante auto devono circolare per giorno o quanti km si debbono fare per raggiungere 1,42 tonnellate (1,42 ton = gr 1420000; quindi 2 milioni 800 auto che circolano mediamente, il riferimento alla media della circolazione auto è 15.000/17.000 km per anno, circa 50 km giorno) oppure (…). C’è poi l’inquinamento dell’acqua (antivegetative etc), da rumore (tengono i motori sempre accesi e la marittima è a poche centinaia di metri dalle case), l’erosione del fondo lagunare per via delle eliche (i sedimenti vengono trascinati poi in mare dalle correnti e la laguna è ora molto più profonda di quanto non fosse 50 anni fa).

La motonave Aida fotografata difronte a San Marco (foto scattata il 15 sett 2013)

La motonave Aida fotografata difronte a San Marco (foto scattata il 15 sett 2013)

Celentano, il 20 settembre, ha acquistato un’intera pagina di giornale per appoggiare la vostra protesta e per mettere in luce questo gravissimo problema agli occhi della cosa pubblica. Quanto è stato importante per voi l’appoggio del “Molleggiato” e come ognuno di noi può sostenervi e darvi una mano per combattere questa battaglia che si preannuncia molto ardua e lunga?  

Molto, è stato del tutto spontaneo ed è benvenuto. Per quanto riguarda il supporto, ci potete sostenere pubblicizzando la nostra lotta, se potete venedo a Venezia nel corso delle manifestazioni, scrivendo se potete e facendo qualche attività.

Il limite del Decreto Clini-Passera è di 40.000 tonnellate ma è passato più di un anno senza che il divieto sia stato rispettato. Perché questo ritardo nell’applicazione del decreto e in quanto tempo quest’ultimo potrà essere messo in atto? 

E’ la solita storia gattopardesca. Divieto assoluto, ma… apparentemente tutto cambia sull’onda del naufragio dell’Isola del Giglio, perchè niente cambi. I nostri politici sono maestri in questo. Per cercare vie alternative ci sono ora 4 progetti. Due riguardano lo scavo di nuovi canali in laguna per far fare alle navi un altro tragitto e lasciarle all’attuale marittima, uno prevede di portare quelle più grandi a Marghera con un allargamento di un canale attuale e un altro chiede che le grandi navi non entrino in laguna e si pensi o a dirottarle su porti di città relativamente vicine o su di un porto off-shore. Porti off-shore se ne stanno facendo molti nel mondo proprio per fronteggiare il gigantismo navale.

Il progetto dell’Autorità portuale, guidata da Paolo Costa, mira a una deviazione parziale dei “Mostri di Venezia”, che mantenga l’attuale punto di approdo. Mentre il sindaco di Venezia, Giorgio Orsoni, suggerisce Marghera come nuovo porto crocieristico. Qual’è sua opinione a riguardo?  

Il progetto di Costa è estremamente negativo perché presuppone lo scavo di un nuovo canale che ci porterebbe “il mare in casa”. Sul progetto di Orsoni (che poi non ha presentato, ma è stato presentato da un privato, l’avv. Vianello) è negativo perché Maghera 1. richiede (prima o poi) il raddoppio del canale di accesso, detto canale dei petroli che studi scientifici dimostrano essere responsabile dell’innalzamento di alcuni cm del livello dell’acqua a Venezia e dell’appiattimento del fondo lagunare nella laguna sud, 2. Marghera è una città densamente abitata e già abbastanza inquinata di per se, che non ha certo bisogno di questo “regalo”.

Ci sono persone pronte a giurare che la protesta contro le grandi navi sia un ridicolo complotto. Cruise Venice, il comitato pro grandi navi che lotta contro le campagne d’attacco ai giganti della laguna ha affrettato che: “le navi sono sicure, inquinano meno delle gondole e fanno Venezia più bella che mai”. Cosa pensa di questo presunto complotto? Quali loschi interessi spingono queste persone ad affermare che le grandi navi non siano un pericolo per la Serenissima?

Il fatto è che (i manifestanti pro grandi navi) sono solo formalmente indipendenti ma sono finanziati da Venice Terminal Passeggeri, la società che gestisce il traffico crocieristico. Le affermazioni che fanno e che hai riportato d’altra parte si commentano da sole.


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