Se volete prendervi una pausa da computer grafica, effetti 3D e storie con vari livelli di lettura, ecco il film che fa per voi: 103 minuti di gag, canzoni e stralunata comicità con un unico effetto speciale ammesso, i famosi pupazzi e i loro animatori. Un cocktail che funziona sempre quando al comando c’è Kermit la rana e sullo sfondo una missione apparentemente impossibile. Sì perché i pupazzi creati da Jim Henson, qui diretti da James Bobin, tornano a invadere il grande schermo per difendere i loro vecchi studios. La vicenda si apre con la storia di Walter, un bimbo-muppet inseparabile dal fratello (lui un umano fatto e finito, lo sceneggiatore Jason Segel, con tanto di fidanzata, Amy Adams), che arriva a Los Angeles per visitare gli stabilimenti cinematografici dei suoi idoli comici. Sul posto, ormai in rovina, si trova per caso ad ascoltare i piani di un ricco petroliere, Tex Richman (Chris Cooper) che compra gli studios con lo scopo di raderli al suolo ed estrarre l’oro nero dal sottsuolo. Ma il contratto ha una clausola speciale: se i Muppet riusciranno a racimolare 10 milioni di dollari per riscattare la proprietà entro pochi giorni, Richman perderà i diritti d’acquisto. Come riuscire nell’impresa ora che la gang è divisa da anni? Solo Kermit può riunire tutti e metter su uno show.
Ma il film è pieno di altri volti noti, da Alan Arkin nei panni della guida ai Muppet Studios, a Zack Galifianakis in quelli di un senza tetto, fino alle apparizioni di Mickey Rooney, John Krasinski, Emily Blunt, Selena Gomez, Neil Patrick Harris e Whoopy Goldberg. Eppure la grandezza dei Muppet non sta nella capacità di riuscire a coinvolgere nelle loro avventure volti noti del cinema, ma nell’aver creato dei veri e propri pupazzi-star che gli spettatori seguono ormai con naturalezza sia davanti alle quinte, cioè nel momento delle esibizioni, che dietro, quando ci è dato di immaginare la loro vita “privata”. Una magia che gli anni non sembrano sul punto di compromettere. Un film dedicato agli amanti dei Muppet, e chi non dimenticherà mai i mitici pupazzi parlanti.