Lo spread cresce e di conseguenza crescono i tassi di interesse applicati sui mutui, se a questo dato di fatto aggiungiamo la crisi economica, risulta evidente che nei prossimi mesi ci troveremo a fare i conti con una contrazione del mercato delle case e con una minore richiesta di mutuo.
In sostanza, nel medio e lungo termine, l’aumento dei tassi si può quantificare?
Il portale mutuionline ha fatto una stima di questi aumenti arrivando alla conclusione che per i mutui a tasso fisso con una durata tra i 20 e i 30 anni, si potrebbe verificare un aumento delle rate di 104 euro; per i mutui a tasso variabile, invece, di durata ventennale, si potrebbe avere un aumento delle rate di 97 euro.
Ovviamente stiamo parlando di stime, sono ipotesi che potrebbero verificarsi e comunque l’aumento di 104 euro per i fissi e di 97 euro per i variabili va interpretato come la punta massima di variazione in negativo per i clienti che un mutuo potrebbe avere.
Nel quadro di una situazione che vede un aumento del costo dei mutui, il portale evidenzia alcune offerte convenienti, per un fisso di 100 mila euro a 20 anni, per esempio, la Banca Popolare propone un tasso del 4,56%, la BHW del 4,96% e la Bnl del 4,90%.
Tra le migliori offerte di mutui a tasso variabile spiccano quelle della Banca Popolare, di Ing Direct e di IW Bank con un tasso che oscilla tra il 2,99 e il 3,60%.