Dal ministero per lo Sviluppo economico, che potrebbe essere il trampolino di lancio per un futuro presidente del Consiglio con delle idee chiare su cosa fare del domani, potrebbe partire la spinta per quel ribaltamento di piano che vedrebbe l’innovazione balzare al centro di un nuovo sistema-Paese, per dare luogo appunto allo sviluppo.
Uno sviluppo che, stando anche alle recenti dichiarazioni (“Mi permetto di garantire che il mio ‘interim’ non è stato un vuoto, ma ‘un pieno’, un vero e proprio pieno di decisioni e di provvedimenti e che il dicastero di via Vittorio Veneto è stato ed è nelle mani di una delle istituzioni più autorevoli del Paese, quella del presidente del Consiglio”, qui) Berlusconi vuole proporre a propria immagine e somiglianza.