Ho gia' spesso parlato di Juan Enriquez, autore di Homo Evolutis e di varie presentazioni TED. Quella che segnalo ora e' di chiaro interesse da queste parti, a partire dal titolo: i nostri discendenti saranno di un'altra specie?
Nel corso dell'evoluzione umana abbiamo avuto 29 upgrades. Siamo davvero talmente arroganti da pensare che Homo sapiens sapiens nella sua forma attuale sia il capolinea della nostra evoluzione? Enriquez vede il cervello come la prima linea del nostro continuo processo evolutivo e cita l'aumento di casi di autismo come indizio che qualcosa si sta muovendo (mi chiedo pero' se questo aumento sia reale o se si tratti semplicemente di casi che, una volta, non sarebbero stati diagnosticati).
Fra le molte cose interessanti che emergono da questo video, eccone alcune quasi a caso:
- la differenza fra Homo sapiens e Neanderthal, dal punto di vista genetico, e' meno dello 0,004% (il che implica che la creazione di nuova specie di ominidi non richiederebbe la riprogettazione integrale del nostro genoma).
- in questo 2012, i primi 10.000 genomi umani saranno sequenziati. Scopriremo che siamo davvero tutti uguali, come da anni ci ripetiamo? Enriquez sembra suggerire che non e' questo il caso e che, nel piu' che giustificato tentativo di evitare il ripetersi degli orrori del XXmo secolo, abbiamo ignorato il fatto che le differenze nel nostro DNA, per quanto piccole possono avere profonde conseguenze. Questo e' un dibattito che ci trova impreparati.
- Tutti coloro che hanno scalato una montagna di 8.000 metri di altezza senza utilizzare bombole di ossigeno hanno il gene ACE.
- Tutti gli atleti maschi di sport di potenza che hanno partecipato alle olimpiadi e che sono stati testati, sono dotati di genotipo 577R.
- Se siete fan del mind uploading, saltate direttamente all'undicesimo minuto della presentazione per una descrizione di quello che potrebbe essere un primo metodo per registrare le proprie memorie e trascriverle su di un computer (l'idea e' di Ed Boyden e qui c'e' la sua presentazione TED al proposito)
Parole sante.