Ecco la novità a cui avevo fatto cenno nei giorni scorsi. Una nuova categoria dedicata ai “viaggi reali”. Mete, itinerari, luoghi che in un modo o in un altro sono legati alle famiglie o ai personaggi reali. E volendovi stupire con effetti speciali questa volta niente Francia, ma Germania ed un castello in quella che è una delle capitali emergenti dell’Europa di oggi. Buon viaggio!
Charlottenburg è, in un certo senso, la Versailles degli Hohenzollern, ma questo palazzo-castello circondato da un magnifico parco, vicinissimo al cuore nevralgico della capitale prussiana, però nello stesso tempo immerso nella quiete della campagna, deve la sua nascita non ad un sovrano con la smania dell’edilizia monumentale e la voglia di mettersi alla pari con i colleghi. Soldatacci davvero poco interessanti all’architettura ed alle belle arti (con l’unica notevole eccezione di Federico II) gli elettori di Brandeburgo vivrebbero, se fosse per loro, nelle caserme. Per fortuna si scelgono mogli abbastanza vivaci che in qualche modo riescono a rendere la corte di questa nazione ancora nuova, nella arida ed arretrata Prussia orientale, un po’ più alla moda ed al passo con i tempi. Sophie Charlotte di Brunswich-Lüneburg è una di queste. Figlia dell’elettore di Hannover e seconda moglie del noioso, opaco ed infelice Federico III, la principessa è affascinante, intelligente e diversissima dal marito. I due si sono sposati nel 1684, lei nel pieno della giovinezza e con mille interessi, lui già stanco ed avvilito a 27 anni, dopo essere cresciuto fra il disprezzo del padre e l’odio della matrigna che ha tentato persino di avvelenarlo.
Nell’ambiente berlinese la nuova elettrice mette subito in evidenza le sfumature del suo complesso carattere, ma anche l’amore per l’arte e la cultura, tutte passioni che contribuiscono a trasformare la capitale in una città diversa, più viva, ricca di fermenti culturali ed artistici. Nascono l’Accademia prussiana delle arti, affidata allo scultore ed architetto Andreas Schlützer, e l’Accademia prussiana delle scienze presieduta dal filosofo e matematico Leibnitz amico personale della elettrice. Nuovi monumenti e palazzi sorgono in diverse zone di Berlino fra cui la Zeughaus, il grande arsenale, ad imitazione del Louvre parigino. In tutto questo fermento Sophie Charlotte decide che è ora di abbandonare la vecchia, lontana ed antiquata residenza di campagna per una dimora à la page e più vicina alla capitale. Nel 1694 la moglie di Federico III si mette alla ricerca di un terreno sul quale costruire una “residenza di svago” e ad ovesti di Tiesgarten (lo zoo di Berlino) trova un’area adatta. Il vasto dominio di Lützenburg è perfetto, abbastanza prossimo alla capitale e in più è attraversato dalla Spree il che consente sia di prevedere l’irrigazione di un giardino che l’accesso per via fluviale per la grande gioia dell’elettore il quale adora le barche. I lavori iniziano nel 1695 e vengono affidati al celebre architetto olandese Arnold Nering che crea un edificio elegante, ornato da pilastri e colonne corinzie sormontate da statue. Una grande cupola sovrasta il “salone all’italiana” che si apre sul cortile e sul giardino. Nel nuovo castello Sophie Charlotte accoglie un cenacolo di artisti ed uomini di cultura e nel salotto raffinato della elettrice si parla di filosofia e di politica in modo nuovo ed anticonvenzionale. Da questo ambiente l’elettore Federico è completamente escluso. A lui toccano le inaugurazioni di accademie e palazzi, ma non partecipa quasi mai alle riunioni mondane, agli incontri ed ai dibattiti organizzati dalla moglie. L’elettrice chiama Federico il suo “piccolo Esopo”, lo tratta con garbo e condiscendenza per la sua mania delle cerimonie, ma da tener lontano dalle discussioni più impegnate e dagli svaghi più raffinati.
Molto presto però il piccolo castello barocco non basta più. L’elettore Federico è riuscito ad ottenere dall’imperatore Leopoldo I l’investitura reale (grave errore da parte dell’Asburgo, creare all’interno del SRI un re, di diritto ereditario e protestante per di più) e adesso vuole un vero grande palazzo in cui creare una vera corte e dar libero sfogo alla sua passione, per non dire mania il cerimoniale. L’ampliamento, avviato nel 1702, è opera dello svedese Johan Friederich Eosander Von Göthe il cui progetto ottiene l’approvazione persino di Leibnitz. Lato giardino l’edificio è chiaramente ispirato alla facciata della reggia di Versailles, mentre per la sistemazione interna è la neo regina a dettare legge. Per lei vengono realizzate una stanza degli specchi che riflette all’infinito il giardino, una camera delle porcellane destinata ad accogliere una straordinaria collezione di oltre 430 pezzi provenienti dall’Asia orientale, una camera di vetro e al piano terra l’insolita raccolta dei ritratti di tutti gli ospiti della dimora.
Purtroppo Sophie Charlotte può godere per poco tempo della sua splendida residenza perché muore improvvisamente il 1° febbraio 1705 ad Hannover dove era in visita. Federico (I come re di Prussia), nonostante con la defunta avesse poco in comune, appare sconvolto dalla tragedia e decide che il castello diventerà un luogo di incomparabile bellezza in ricordo della beneamata consorte. Lützenburg viene ribattezzato Charlottenburg e il nome gli resta. Il re fa costruire una torre a cupola incoronata da una maestosa allegoria della Fortuna in rame sbalzato e dorato, un enorme e splendido scalone d’onore, una cappella. In effetti, al di là dell’amore coniugale, Federico ha bisogno di esaltare se stesso. Il piccolo uomo schernito per la sua gobba ed escluso dai circoli mondani per la sua tetra timidezza, sovrano un piccolo e lontano paese, è un re. In realtà l’Europa continua a considerare il nuovo sovrano come un piccolo, meschino arrivista, capace solo di imitare lo sfarzo delle corti di Parigi e di Londra. La corona reale tanto a fatica conquistata ha quindi bisogno di essere rappresentata, esattamente come accade a Versailles, quindi ecco le dorature, gli stucchi, i soffitti dipinti, niente è troppo bello per celebrare la magnificenza e la potenza di Federico e degli Hohenzollern. Il primo re di Prussia muore (nel 1711) senza poter vedere il compimento del suo sogno e il figlio Federico Guglielmo I, passato alla storia con il soprannome di Re Sergente, interrompe bruscamente i lavori. Lo Stato è oppresso dai debiti e il nuovo re dovendo scegliere quali spese tagliare per evitare la bancarotta non ha dubbi.
Per 30 anni su Charlottenburg cala il silenzio. Sarà Federico II, il re condottiero, filosofo, musicista e grande amante delle arti, a concludere l’opera iniziata dai suoi nonni. L’architetto Georg Wenzeslaus von Knobelsdorff realizza l’ala destra che riequilibra l’edificio, ma presto nonostante la Galleria dorata di 42 metri e la collezione di dipinti francesi, il re trascura Charlottemburg per Potsdam dove ha fatto costruire un piccolo castello roccocò, il celebre San Souci. Il palazzo viene completato definitivamente sotto il regno di Federico Guglielmo II, con la nuova ala occidentale e la piccola Orangerie, opera di Carl Gotthard Langhans. Negli anni successivi tutti i re prussiani, dal 1870 imperatori di Germania, lasciarono la loro impronta personale a Charlottenburg. Il castello ha subito pesanti bombardamenti durante la II Guerra Mondiale, ma è stato completamente e splendidamente restaurato.
I giardini costituiscono parte integrante del castello e vennero progettati da Siméon Godeau a partire dal 1697, sullo stile di un giardino francese, trasformato, in parte, dal 1788 in un giardino all’inglese come imponeva la moda dell’epoca. All’interno del parco si trovano il Belvedere, costruito nel 1788/89 da Carl Gotthard Langhas per il re Federico Guglielmo II; il Neuer Pavillon, costruito nel 1824/25 da Karl Friederich Schinkel ispirandosi ad una villa napoletana; il Mausoleum, che ospita le spoglie della regina Luise, moglie di Federico Guglielmo III.
Purtroppo non esiste un sito del castello con approfondimenti storici e visite virtuali, ma lo Stitfung Preussische Schlösser un Gärten Berlin – Brandenburg ha messo on line una piccola e sintetica guida – in italiano – ai castelli ed alle dimore storiche intorno a Berlino. Il pdf lo potete scaricare anche qua Berlino-Castelli.