Come annunciato Twitter, come tutte le società quotate, ha diffuso ieri i risultati dell’ultimo trimestre 2013 e quelli del totale anno.
Dai dati diffusi emergono aspetti interessanti sulla piattaforma di microblogging da 140 caratteri.
Twitter ha superato i 241 milioni di utenti mensili attivi, 184 milioni dei quali erano attivi pure da mobile [76.3%] e 187 milioni [77.6%] non statunitensi. Gli utenti medi mensili attivi crescono del 30% anno su anno.
Non sono però tutte rose e fiori, le timeline views, uno dei possibili criteri di engagement, pur crescendo rispetto al pari periodo dell’anno precedente del 26%, calano, per la prima volta da inizio 2012, da quando sono disponibili questi dati del 7%.
Così non è per i ricavi che invece continuano a crescere. La società ha infatti rivelato che ha generato 242,7 milioni dollari di ricavi, di cui 220 milioni dollari sono venuti dalla pubblicità; un incremento del 121% anno su anno. Di questi ultimi, una grossa fetta, i tre quarti, provenivano da mobile advertising.
Licensing dei dati e altre entrate, pari a 70 milioni dollari, realizzano un incremento del 45% anno su anno.Twitter insomma è in buona salute ma forse non così tanto come vorrebbe dare ad intendere. L’uccelino cresce meno di quello che è il suo più diretto concorrente: Facebook. Inoltre, secondo alcune elaborazioni realizzate da «Business Insider», le timeline views sono in calo da tempo anche se ora per la prima volta diminuiscono nel loro complesso.
Infine, a fronte dei 243 milioni di dollari di ricavi si generano la bellezza, si fa per dire, di 550 milioni di dollari di perdite. Infatti il titolo crolla dopo la diffusione dei risultati.
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