Quasi un miliardo di Euro all’anno: questo è il valore dei diritti audiovisivi che la Lega di Serie A ha messo all’astaper il triennio che comprende le stagioni dal 2012/2013 al 2104/2015.
Una crescita di oltre 100 milioni di euro rispetto al biennio precedente che, con il 2011/2012 assegnava circa 860 milioni di Euro.
Non bisogna stupirsi, quindi, della lotta intestina fra grandi e piccole squadre alla quale abbiamo assistito nell’estate 2011: ogni interpretazione dei criteri di ripartizione comporta spostamenti di milioni di Euro a favore di un gruppo rispetto all’altro.
Questo l’argomento del TBreport n.1 che potete scaricare qui.
Analizzeremo le norme e proveremo ad effettuare delle simulazioni per capire l’effetto dell’incremento dei diritti audiovisivi sui conti delle squadre che militano in Serie A nella stagione 2011/2012.
Sommario
1. La legge “Melandri” (D. Lgs. 9/2008)
2. Dalle “Risorse Economiche” alle “Risorse Economiche Nette” (REN)
3. Prima quota: Ripartizione in parti uguali (circa 340 milioni)
4. Seconda quota: Bacino d’utenza (circa 255 milioni)5. Terza quota: Risultati sportivi (circa 255 milioni)
6. Le prossime stagioni
7. La prima ipotesi: composizione della Serie A 2012/2013 immutata rispetto
al 2011/2012
8. La Seconda Ipotesi: la Serie A 2012/2013 variata
Criterio B1 – I sostenitori
Criterio B2 – La popolazione
Criterio C – Risultati sportivi
Riepilogo della simulazione