Il Capo dello Stato Maggiore delle Forze di Difesa Israeliane chiacchiera sulla minaccia nucleare iraniana con ex funzionari della difesa., ha detto martedì il Capo dello Stato Maggiore delle Forze di Difesa Israeliane (FDI) Benny Gantz alla Commissione Affari Esteri e Difesa della Knesset. Gantz elenca le ragioni per cui Teheran deve rinunciare alle armi nucleari, come l'essere "vettori di isolamento diplomatico, di pressioni e sanzioni economiche, di disturbi al progetto [nucleare], sul quale non voglio soffermarmi, e di una credibile minaccia militare"
Egli ha aggiunto che "per essere una minaccia militare credibile dobbiamo essere prontissimi. E, per quanto mi riguarda, siamo prontissimi". Il capo delle FDI ha spiegato che l'Iran doveva ancora decidere se utilizzare le sue capacità nucleari per le armi, e solo Tehran poteva prendere quella decisione definitiva. Le FDI sono preparate per entrambi gli scenari, egli ha detto."La preparazione di Israele ad attaccare l'Iran è un deterrente importante"
Questo avvenimento, l'attacco all'Iran, potrebbe essere una gran brutta cosa per i destini mondiali. Abbiamo già parlato della possibilità di una terza guerra mondiale [leggete questi articoli: 1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6 ]; possibilità molto concreta a quanto pare, e, secondo alcuni, già programmata. Pochi giorni fa postammo un articolo sulla preparazione della guerra Usa in Siria, che sta avvenendo, a quanto parte, con la preventiva manipolazione dell'opinione pubblica mondiale attraverso la messa in scena di false flag (in questo caso l'operazione segreta di uccisione di civili innocenti nella città di Houla al fine di colpevolizzare il nemico siriano) in stile Operazione Northwoods, come afferma Chossudovsky. Se riflettiamo bene sugli avvenimenti recenti, in questa linea di condotta possono essere interpretate anche le notizie fatte trapelare tempo fa dal giornale Il Fatto Quotidiano, che prevedevano la morte del Papa entro novembre. L'ottantacinquenne Papa potrebbe immolarsi o essere immolato dai Gesuiti come agnello sacrificale utile nel creare un forte sostegno pubblico alla crociata finale Vaticano-Gesuita contro gli "eretici" popoli musulmani. L'arcivescovo di Palermo Paolo Romeo, istruito dai Gesuiti al collegio Pennisi, è colui che avrebbe previsto la morte del Papa. Dall'articolo di Marco Lillo leggiamo:
"Mordkomplott. "Complotto di morte". Fa impressione leggere nero su bianco su un documento strettamente confidenziale e riservato, pubblicato in esclusiva dal Fatto che un Cardinale autorevole, l'arcivescovo di Palermo Paolo Romeo, prevede con preoccupante certezza la morte del Papa entro novembre del 2012. Una morte che, per la sicurezza con la quale è stata pronosticata, lascia intendere agli interlocutori del cardinale l'esistenza di un complotto per uccidereBenedetto XVI. L'appunto è anonimo e reca la data del 30 dicembre del 2011. E' stato consegnato dal Cardinale colombianoDarío Castrillón Hoyos alla segreteria di Stato e al segretario del Papa nei primi giorni di gennaio con il suggerimento di effettuare indagini per comprendere esattamente cosa abbia fatto e con chi abbia parlato l'arcivescovo Romeo in Cina."
L'uccisione del Papa viene ipotizzata anche da Eric Jon Phelps in uno dei suoi recenti articoli, dove afferma che questo false flag potrebbe essere usato come pretesto per intraprendere la crociata contro l'Islam e imporre la legge marziale:
"In primo luogo dovrà arrivare un "evento terrorista", che compierà due cose: la legge marziale negli Stati Uniti e la guerra contro "l'infedele" Iran odiato dal Papato Gesuita e dalle sue nazioni musulmane sunnite. Questo "evento" potrà essere l'uccisione per mano "iraniana" del massone Barry Davis Obama, o la distruzione del Campidoglio a Washington per mezzo di un "bombardamento iraniano", o la demolizione della Sears Tower, convenientemente posseduta dal possessore del WTC di New York al tempo del 9/11, l'ebreo massone Larry Silverstein; oppure, l'affondamento della USS Enterprise nel Golfo Persico per mezzo di un attacco aereo "iraniano", o, anche,l'uccisione di Papa Benedetto XVI da parte di un musulmano sciita iraniano; per unire in seguito non solo gli USA ma la NATO (che include la Turchia sunnita anti-sciita) in una guerra di annientamento dell'Islam sciita ricercata da Roma negli ultimi 1300 anni.
In secondo luogo, dopo il successo della crociata NAU/NATO contro l'Iran sciita, la sunnita Turchia, leader del mondo musulmano sunnita, romperà con la NATO e si schiererà con la Russia. La NATO si dissolverà, trasformandosi in forze dell'Unione Europea, per poi staccarsi dalla sua coalizione con la NAU. Ai soli Stati Uniti verrà data la colpa per la distruzione della Mecca, di Medina e delle moschee di Gerusalemme.
[...]
In terzo luogo la Cina si schiererà con la Russia e l'Islam sunnita per la successiva invasione cino-sovietico-europea-musulmana del Nord America. Con i tradimento da parte delle forze militari statunitensi da parte del Joint Chiefs of Staff dell'Ordine gestito dal Pentagono papale, le frontiere americane saranno spalancate per l'invasione di massa. Poi arriverà la fine della NAU, per essere spartita tra i vincitori papali."
Adesso guardiamo quali sono i vertici militari [crociati] degli Stati Uniti. Il Segretario della Difesa è
Leon Panetta: egli è un Cattolico Cavaliere di Malta addestrato dai Gesuiti alla Santa Clara University, una delle più prestigiose Università della Silicon Valley.
"Nel decidere cosa fare egli [Panetta] si è ispirato ai valori che ha imparato dalla sua famiglia e dalla sua educazione alla Santa Clara University", afferma il sito dell' La Santa Clara University ha dedicato recentemente a Panetta anche la copertina del proprio giornale, il
Università Gesuita e continua:"Panetta è nato a Monterey, in California, nel 1938. I suoi genitori, entrambi immigrati provenienti dall'Italia, hanno lavorato nei ristoranti fino quando non sono stati in grado di aprire un loro ristorante e comprare una fattoria...Panetta ha frequentato scuole cattoliche parrocchiali e la Monterey High School, dove è stato presidente del corpo studentesco. Egli ha conseguito una laurea in Scienze Politiche presso la Santa Clara University, magna cum lode." Santa Clara Magazine:
"La storia di copertina di gennaio di Steven Saum su Panetta ripercorre la vita e la carriera dell'alunno (ed ex professore della Santa Clara University) che ha servito al Congresso, come capo dello staff del Presidente Bill Clinton, e, fino a quest'estate, come Direttore della CIA"
la Santa Clara University dei Gesuiti afferma che "Come Università Cattolica Gesuita, ci siamo impegnati verso i valori d'ispirazione religiosa e
Nel proprio sito nell'educazione di leader di competenza, coscienza e compassione..:"
L'attuale capo della CIA è David H. Petraeus che ha studiato alla School of Foreign Service della Georgetown dei Gesuiti, completando una borsa di studio nel 1994-95. La Edmund A. Walsh School of Foreign Service è stata fondata nel 1919 " per educare gli studenti e prepararli a ruoli di leadership negli affari internazionali". La Georgetown University " è la più antica Università Cattolica e Gesuita in America, fondata nel 1789 dall'arcivescovo John Carroll".
Il Capo dello Stato Maggiore congiunto delle forze armate statunitensi è Il generale Martin Dempsey, un
Cattolico Romano che si è diplomato alla John S. Burke Catholic High School, prima di studiare alla Duke University e al National War College.
"
Martin Dempsey, che si autodefinisce un ragazzo Cattolico Irlandese di Bayonne, nel New Jersey, è un agguerrito comandante che è visto dai suoi colleghi come una scelta ispirata per guidare l'esercito attraverso un doloroso periodo di profondi tagli e di bilancio e riduzione di manodopera [...] Dempsey, laureato a West Point nel 1974, guidò la Prima Divisione Corrazzata attraverso 14 mesi di sanguinosi combattimenti in Iraq nel 2003-2004, una campagna che culminò in un'estesa guerriglia urbana che fiaccò la resistenza della milizia sciita di Moqtada al-Sadr." The Washington Post: "Dempsey è cresciuto a Bayonne, nel New Jersey, appena a nord della Staten Island. Quando egli fu al settimo grado scolastico, la sua famiglia cattolica irlandese si trasferì oltre il confine, a Greenwood Lake, NY, una piccola città nella Huston Valley, dove egli incontrò la sua futura moglie, Deanie"
" Un articolo del
Il Generale Martin Dempsey ('70), presidente del Joint Chiefs of Staff statunitense, rilascia un discorso cerimoniale alla John S. Burke Catholic High School. E' con grande piacere che la John S. Burke Catholic High School annuncia che il Generale Martin Dempsey, '70, sarà l'oratore alla Classe di diplomati del 2012. La cerimonia si terrà il 9 giugno presso il College Mount Saint Mary di Newburgh, NY."
Guardian del 28 maggio 2012 affermava: "Un alto ufficiale militare degli Stati Uniti ha messo in guardia la Siria che essi potrebbero fare un intervento armato, mentre cresce l'indignazione per il massacro di donne e bambini da parte dei carri armati e dell'artiglieria a Houla. Il Generale Martin Dempsey, il presidente dei capi di Stato maggiore, ha detto che dopo la condanna della strage da parte del Consiglio di Sicurezza dell'Onu, in cui sono state uccise più di 100 persone, molte delle quali bambini, era necessario un aumento della pressione diplomatica su Damasco. Ma ha aggiunto che gli Stati Uniti sarebbero pronti ad agire militarmente se ad essi verrà "chiesto di farlo".
Nell'articolo di Rick Rozoff
AMERICA THREATENS CHINA: Pentagon Prepares for Confrontation in the Asia-Pacific Region (L'AMERICA MINACCIA LA CINA: Il Pentagono si prepara allo scontro nella regione Asia-Pacifico) del 3 giugno 2012, apprendiamo delle minacce alla Cina da parte degli Stati Uniti:
"Nel gennaio di quest'anno i tre funzionari incaricati della strategia e delle operazioni militari globali degli Stati Uniti - il presidente in carica Barack Obama, il Segretario della Difesa Leon Panetta e il Capo dello Stato Maggiore congiunto Martin Dempsey - hanno presentato le Linee Guida della Difesa Strategica 2012, un rapporto con il titolo "Sustaining US Global Leadership: Priorities for 21st Century Defense," (Sostenere la leadership globale degli Stati Uniti: Priorità per la Difesa del 21° secolo) che conferma ufficialmente i piani americani di aumentare la propria presenza militare nella regione Pacifico-Asiatica per contrastare la Cina, che è ora la seconda più grande economia del mondo.
Denominata alternativamente riequilibrio, nuova enfasi, rifocalizzazione e una centralizzazione lontano dall'Europa e verso l'Asia-Pacifico e il Medio Oriente,la nuova dottrina riflette il consolidamento degli ultimi vent'anni di controllo politico e militare degli Stati Uniti sull'Europa attraverso l'espansione della NATO (North Atlantic Treaty Organization) e la sottomissione del Nord Africa e del Medio Oriente ad eccezione di, almeno per il momento, Siria e Iran, attraverso la creazione dell'African Command Statunitense, il Diaologo Mediterraneo e l'iniziativa di cooperazione militare con Istambul della NATO e la sua Operation Active Endeavor in the Mediterranean vecchia di dieci anni e mezzo, e le guerre contro Iraq e Libia
In un articolo del 28 maggio 2012 dal titolo BREAKING NEWS: Pentagon Plans for Military Strike on Iran Veiled Threats by Defense Secretary Panetta (I Piani Militari Per l'Attacco Militare contro l'Iran: minacce velate dal Segretario della Difesa Panetta), tratto da globalresearch, apprendiamo:
"'La premessa fondamentale è che né gli Stati Uniti [sic] né la comunità internazionale sta permettendo all'Iran di sviluppare un'arma nucleare. Faremo tutto il possibile per impedire loro di sviluppare un'arma.'
L'Iran afferma che, secondo il Trattato di Non Proliferazione Nucleare (TNP), tutti i firmatari hanno il diritto di utilizzare l'energia nucleare per applicazioni pacifiche e nessun paese dovrebbe avere il diritto di possedere armi nucleari.
Il TNP consente all'Iran e agli altri stati membri di arricchire l'uranio per produrre combustibile.
'Una delle cose che facciamo presso il Dipartimento della Difesa sono dei piani. E noi abbiamo dei piani per essere in grado di implementare qualsiasi eventualità al fine di difendere noi stessi', ha dichiarato Panetta.
Egli ha affermato che la comunità internazionale è unita sulla questione, ma ha espresso la speranza che la controversia possa essere risolta "diplomaticamente".
Le osservazioni di Panetta sono arrivate il giorno dopo che il Direttore dell'Organizzazione dell'Energia Atomica Iraniana (AEOI) Fereydoun Abbas aveva respinto la richiesta dell'Occidente all'Iran di fermare le sue attività di arricchimento dell'uranio, affermando:'Non chiediamo il permesso a nessuno per soddisfare le esigenze del nostro paese."
'Sarebbe meglio per loro negoziare con il nostro paese per quanto riguarda l'ottenimento del combustibile e non chiederci di cessare la produzione di carburante', ha aggiunto.
Venerdì scorso, il Direttore Generale dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (AIEA) Yukiya Amano ha pubblicato un nuovo rapporto dove si ribadisce che non c'è stata nessuna deviazione nel programma di energia nucleare iraniano.
L'agenzia conferma l'assenza di qualsiasi deviazione nelle attività nucleari dell'Iran, le quali vengono monitorate, afferma il rapporto.
'La premessa fondamentale è che né gli Stati Uniti [sic] né la comunità internazionale sta permettendo all'Iran di sviluppare un'arma nucleare. Faremo tutto il possibile per impedire loro di sviluppare un'arma', ha detto Panetta in un'intervista di domenica a This Week dell'ABC.
Il Segretario della Difesa americano Leon Panetta dice che il Pentagono ha preparato piani per effettuare un attacco militare contro l'Iran se la diplomazia fallisce nella disputa sul programma nucleare della Repubblica islamica.
Segretario Della Difesa americana Leon Panetta
In questa situazione di tensione e di minacce basterebbe una scintilla per far scoppiare una guerra globale, e questa scintilla potrebbe essere un altro "attacco terroristico" sotto falsa bandiera, come il 9/11. I Crociati papali Dempsey, Panetta e Petraeus sono pronti a cogliere la palla al balzo, così come è prontissimo anche il capo delle Forze di difesa israeliane [corte papale ebrea] Benny Gantz. Speriamo vivamente che ciò non si verifichi.