Adoro girare l'Italia , in tutti i suoi piccoli borghi, o le grandi città , regione dopo regione , eppure permettetemi di dirlo, quando sono a Napoli ( sarà che ho papà e marito partenopei) mi sento proprio a casa. Tutto mi sa di casa, tutto mi delizia...eppure ogni volta è come se vi ritornassi per la prima volta. Un mix di profumi, colori emozioni mi avvolgono , e mia madre , nel guardarmi rapita da cotante sensazioni mi sussurra :- " Beh è magica , ricorda quello che dice il proverbio , cioè vedi Napoli e poi muori " .
Anche sotto l'aspetto culinario Napoli colpisce il mio palato e la mia dieta ogni volta, si perchè proprio ogni volta è l'occasione giusta per assaggiare qualcosa di nuovo e di saporito . Come la ricetta che sto per proporvi , che la scorsa settimana è stata presentata da Anna Moroni alla "Prova del cuoco" .
La storia narra , o almeno così mi è stata raccontata da mio marito , che questo piatto è nato qualche secolo fa .
Un tempo i ciabattini, napoletanamente detti " scarpari " , avevano le loro piccole botteghe proprio al piano inferiore delle loro abitazioni, ed erano tutte concentrate in un quartiere. Verso l'ora di pranzo , le mogli calavano ai propri consorti tramite " o panaro" ovvero un cesto legato ad una corda ( usanza ancora attuale ) un piatto di pasta. Ora le questioni sono due : c'è chi afferma che fosse pasta avanzata dal giorno precedente e poi "scarfata" ovvero riscaldata , e chi invece, proprio perchè i guadagni non erano all'epoca tanto alti ,la pasta era preparata e condita con quello che che si aveva in casa, prevalentemente formaggi. Si, perchè all'epoca, chi non poteva pagare in denaro, spesso pagava con i prodotti ricavati dal proprio lavoro.
Insomma , storia a parte, che ci riporta indietro nel tempo e che rende oggi re un pasto che una volta veniva considerato povero. Credetemi questa è una ricetta assolutamente da provare ; buona, anzi buonissima , semplice ma con un gusto deciso e che di sicuro piacerà a tutti i commensali.
Non mi resta altro che lasciarvi alla ricetta e augurarvi buone mani in pasto !!!!
- Difficoltà : facile
- Tempo : 2 ore circa
- Costo : € 7 circa
- Ingredienti per 6 persone :
1 carota
1 costa di sedano
1 cipolla non troppo grande
30 g di olio extravergine di oliva
250 g di passata di pomodoro
250 g di pomodori freschi o pelati ( a seconda della stagione)
130 g di pecorino grattugiato
130 g di parmigiano grattugiato
130 g di provolone dolce
500 g di pasta , formato paccheri
5 foglie di basilico
sale qb
- Preparazione :
Per prima cosa preparate il sugo ( è un'operazione che magari potete fare anche il giorno prima , per avvantaggiarvi un pò sui tempi , se decidete di presentare il piatto magari ad un pranzo tra amici).
In una pentola antiaderente mettete l'olio extravergine di oliva ed il trito di sedano, carota e cipolla.
Fate rosolare ben bene ed aggiungete sia i pomodori pelati che la passata.
Aggiungete pochissimo sale e fate cuocere fino a quando il sughetto non risulterà bello denso.
Fatelo raffreddare e passatelo tutto con un passa-verdure ( questo per amalgamarlo bene, eliminando la buccia dei pomodori ) e rimettetelo nuovamente nella pentola.
In abbondante acqua salata cuocete i paccheri e nel frattempo riponete il sugo sul fuoco. Non appena inizia il bollore, versatevi all'interno il pecorino ed il parmigiano grattugiati, ed il provolone tagliato a cubetti. Mescolate in continuazione , i 3 formaggi devono sciogliersi e ad un certo punto inizieranno a filare.
Scolatevi all'interno la pasta ed amalgamate bene il tutto. Accompagnatelo con le foglie di basilico e servite belli caldi .
- Occorrente :
Pentola antiaderente , passa-verdure .