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I paesi migliori e l'equilibrio che non c'è

Creato il 18 agosto 2010 da Andima
Adesso che è stata pubblicata l'ennesima classifica dei paesi migliori, un po' come quella sui paesi falliti, ognuno corre subito a cercare la posizione del proprio paese o del paese dove è emigrato, alla ricerca della soddisfazione o della delusione, dove l'orgoglio è dietro l'angolo così come un pizzico di nazionalismo o l'odio confermato verso il paese di residenza o verso quello d'origine, per testimoniare che dove vivo io è meglio o non è poi tanto male. Ma se prendiamo la classifica e invece di metterci a vedere e confrontare e lamentarci o gongolarci a seconda dei dati (classico comportamento di fronte a una classifica del genere), la capovolgiamo, quali sono gli ultimi paesi? Gli ultimi 8 per esempio, tutto Africa, il continente depredato, violentato, sfruttato per il benessere di pochi. L'ultimo è proprio il Burkina Faso, la terra di Thomas Sankara, assassinato dalle potenze occidentali perché troppo impegnato a migliorare un luogo che doveva rimanere debole e sfruttabile.
E anche se le prime posizione sono occupate dai paesi storicamente neutri come Finlandia, Svezia, Svizzera e così via, nelle interconnessioni e dipendenze del villaggio globale ogni partecipante è complice sorridente. E allora arriviamo a vantarci o esser felici per una posizione in più o una differenza sicuramente non abissale o addirittura ci scandalizziamo se la Spagna ci sorpassa nell'indice della buona cucina, quando stiamo soltanto affannandoci su paesi che alla fine son tutti benestanti, chi più chi meno, vivendo probabilmente nella prima metà, ma non ci accontentiamo o puntiamo sempre più in alto o vogliamo raggiungere l'equilibrio ottimale dei nostri compromessi: nulla da eccepire, per carità, che le cose non si cambiano con qualche parola risparmiata e la denuncia di un degrado è sicuramente un incentivo al miglioramento così come la conferma di un merito è giusto che sia pubblica e riconoscibile, ma almeno la coscienza delle cose, quella sì, se fosse comune, sarebbe già un gran bel cambiamento, perché se c'è benessere in cima è anche perché c'è povertà in basso in un equilibrio naturale che non c'è.
Questo post è stato ispirato da un commento al post di pedro.

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