Molti dibattiti politici in Italia vertono sul tema della bassa competitività del nostro sistema e su come migliorarla.
Ma non sempre è chiaro quale sia la reale situazione della competitività nel nostro paese, cosa che invece risulta del tutto evidente dalla recentissima pubblicazione del World Economic Forum di Ginevra, che impietosamente fotografa la competitività di tutti i paesi del mondo, Italia compresa.
Il Global Competitiveness Report 2014-2015 valuta la competitività di 144 paesi, focalizzando l'attenzione su produttività e prosperità.
Lo studio è la più completa valutazione esistente sulla competitività mondiale, fornendo una piattaforma omogenea per analizzare e migliorare la prosperità economica e la competitività di ogni paese, considerando che il livello di produttività consente di raggiungere determinati livelli di prosperità.
Dall'analisi di 12 diversi parametri è stato redatto dal World Economic Forum il Global Competitiveness Index, ormai arrivato alla 35a edizione.
Al primo posto la Svizzera, che detiene il primato ormai da sei anni. I punti di forza del paese sono la trasparenza delle istituzioni, la capacità di innovazione e di ricerca, la buona cooperazione fra il settore pubblico e quello privato, l’efficacia del mercato del lavoro, il sistema educativo e le infrastrutture.
I primi 10 paesi del mondo secondo il Global Competitiveness Index (GCI) 2014, sono i seguenti:
- Svizzera
- Singapore
- Stati Uniti
- Finlandia
- Germania
- Giappone
- Hong Kong
- Olanda
- Regno Unito
- Svezia
Nella graduatoria l'Europa mostra due facce molto diverse tra loro. La prima che domina le prime dieci posizioni con sei paesi su dieci classificati. La seconda che comprende i paesi del Sud Europa, come Spagna, Grecia e Italia, relegate in posizioni molto lontane dalla vetta.
L'Italia è classificata in quarantanovesima posizione, appena davanti al Kazakhstan a alla Costa Rica e subito dopo Panama. In ultima posizione troviamo la Guinea (144a).
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