Scatto gentimente permesso da Trenitalia e dai suoi ritardi.
Questa foto fu stata scattata durante un viaggio che durò inspiegabilmente 45′ in più del normale. La vettura rimase circa 15 minuti in questa surreale ambientazione. Non capivo se mi stessero prendendo in giro.
Trenitalia, come di consueto, si scusò con la sua voce automatica. Io nel frattempo cambiavo leggermente idea sul fascino masochista del viaggiare in treno.
Ci sono cose che non riesco a spiegarmi:
1) Perché un treno deve restare col motore acceso per almeno un’ora in attesa dell’arrivo della vettura con la quale si effettua un cambio?
2) Cosa può causare un ritardo? Sembra una domanda banale, ma in certe zone della Sicilia il traffico nelle stazioni è davvero ridotto al minimo.
3) Perché un treno rallenta il suo corso e poi si ferma al di fuori delle stazioni?
4) Perché mi costringono a pubblicare foto del genere?
Io penso che continuando di questo passo ci vedremo privati di un mezzo di trasporto fondamentale che al Centro-Nord hanno capito bene come sfruttare, nonostante qualche incidente. Qui giù ci rimangono soltanto i sogni di innovazione del capoluogo, con la famosa reintroduzione del tram e lo sviluppo della rete metropolitana, e dall’altro lato lo stato vegetativo del resto dell’isola.
Arriverà il giorno in cui ci si ricorderà a cosa serviva il treno. Verranno spesi dei soldi, si ricostruiranno stazioni e passaggi a livello e si ricomincerà a sognare. Quello attuale non è il momento giusto. Accontentiamoci.