A Napoli, e in particolar modo nelle periferie, in tanti sentono il bisogno di riscatto. Ad iniziare un percorso contro la criminalità organizzata sono i parroci ed i preti dei rioni maggiormente a rischio, che sabato 5 dicembre scenderanno in piazza per urlare il loro “no” alla camorra: “Il popolo si mette in marcia accompagnato per la prima volta dai preti che vivono nelle periferie della città. E’ un passo nuovo anche per la chiesa di Napoli. Vogliamo gridare alla Napoli bene che deve ascoltare. Questa è una città che deve trovare una soluzione a questo grande disagio sociale”.
Come si legge su Repubblica.it, per illustrare il progetto, “Un popolo in cammino”, si è scelto di tenere una conferenza stampa a Forcella proprio sotto al murales raffigurante San Gennaro. Tutti sono invitati a partecipare alla manifestazione, che si terrà in Piazza Dante, alla quale saranno presenti anche i parenti di vittime della criminalità e le associazioni anticamorra. Tra queste anche il padre di Genny Cesarano, che dalla morte del figlio continua a battersi contro la criminalità: “Non vogliamo più vittime, vogliamo scuole aperte, un cambiamento per i giovani”.
Sono proprio i giovani a volere un ambiente migliore. Scuole, organizzazioni, lavoro e sicurezza potrebbero cambiare il destino di chi, abbandonato da tutto e tutti, trova purtroppo protezione e facile guadagno nei clan.