L'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia "ritiene indispensabile un preciso chiarimento nel corso della stessa trasmissione o in qualsiasi altra forma pubblica, per ristabilire la verità". In caso contrario, "si riserverà di esperire ogni necessaria azione a tutela dell'immagine e dell'onore dei partigiani".
La minaccia di azione legale è rivolta, oltre che a Baudo, anche al presidente e al direttore generale della Rai.