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I pattinatori della monnezza

Creato il 13 febbraio 2012 da Laperonza

 

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Desidero rinnovare i ringraziamenti alla Protezione Civile di Montegranaro e agli operai comunali che sono riusciti a gestire una situazione estremamente difficile. Desidero farlo perché voglio che sia chiaro il fatto che la mia critica iniziale sulla gestione dell’emergenza era rivolta alla parte politica e non ai tanti volontari che si sono prodigati. E tale critica è confermata in toto. Scorrendo le pagine dell’Ape troverete commenti strumentali che vorrebbero fare intendere una mia posizione diversa. Ma chi sa leggere la lingua italiana capirà bene cosa c’è scritto nei miei post, a dispetto dall’interpretazione faziosa data dalla cricca dei cugini più potenti della città.

 

L’emergenza è stata (e non è ancora finita) enorme e probabilmente difficile da prevedere nelle sue dimensioni reali. C’è stato grande impegno da parte dei volontari della Protezione Civile e da parte di molti cittadini che, ognuno nella propria zona, hanno cercato di mantenere un minimo di mobilità spalando e pulendo tratti di strada e marciapiedi. Ho anche visto gli operai del Comune lavorare davvero sodo e cercare di sopperire alla cronica carenza di organico con l’impegno.

 

Ma il problema organizzativo rimane ed è stato evidente: poco personale, pochi mezzi, addirittura carenza di sale e, infine, la pessima gestione della questione rifiuti. Un po’ di buon senso sarebbe sufficiente a far capire che non si può pensare di mettere cinque cassoni in tutto il territorio comunale per depositare i rifiuti sapendo che le strade sono impraticabili e che si pattina come a Holiday on Ice. Persone anziane, persone malate, persone che non abbiano qualcuno che possa fare il servizio per loro si sono trovate nell’impossibilità di disfarsi dell’immondizia, come alternativa, costrette a rischiare la propria incolumità camminando, sacco in spalla, fino al centro di raccolta rifiuti. Una volta, prima della differenziata, c’era almeno una distribuzione capillare dei cassonetti, non soltanto cinque o sei punti di raccolta in tutto il paese. D’accordo l’emergenza ma un servizio alternativo andava organizzato ed era possibile farlo.

 

Il Sindaco sul giornale dice di non accettare critiche, l’Assessore su queste pagine dice ben altro, ma nessuno sembra disposto ad assumersi la responsabilità di questo enorme disservizio. Comunque tutti si dicono tutt’altro che disponibili ad essere criticati. Eppure, signori, fare politica in democrazia è proprio questo: operare e far giudicare il proprio operato. Se non si accetta questo si negano le basi della democrazia.

 

Ora speriamo che l’emergenza neve stia volgendo al termine e che si possa tornare alla normalità quanto prima. Presto arriveranno anche le nuove cartelle della Tarsu. Vedremo come i cittadini montegranaresi le accoglieranno.

 

Luca Craia

 


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