Nel secondo volume della saga di Keri Arthur, i peccati del vampiro ci ritroviamo in compagnia della nostra Guardiana del Dipartimento delle razze diverse di Melbourne, Riley Jenson, la donna detective metà vampiro e metà licantropo, alle prese con loschi personaggi che effettuano esperimenti genetici creando delle misteriose apparizioni che complicheranno le scoperte fatte dalla stessa protagonista.
Romanzo all’insegna del fascino della Luna sotto i cui raggi tutto può succedere. Forti passioni scaturite dalla natura di lupa di Riley, la quale più volte se ne dichiarerà vittima, non volendo trovare la giusta strada nel labirinto intricato della sua vita sentimentale, tra lo sfuggente vampiro Quinn e l’inaffidabile mutante Kellen.
Il sesso è sempre dominante poiché insito nella natura della protagonista che a volte riesce a reprimere perché subordinato ad azioni molto più importanti destinate a salvare lei in primis e coloro che le stanno accanto. Un urban fantasy dove prevalgono le forti passioni, misteri da svelare e molta suspanse…una fuga incantata per chi ama questo genere fantasy. Un omaggio alla magia della parola che è davvero efficace e atta ad intrigare appieno la curiosità del lettore avido di colpi di scena.
Un percorso che mette in risalto l’impossibilità della natura stessa di Riley a riconoscere in Quinn l’unico compagno possibile non riuscendo a vedere nella sua figura una qualche parvenza di paternità…Rimarrà sempre in lei questa duplice complicazione nell’accettare l’amore che prova per lui ma nello stesso tempo il non riuscire a far propria l’idea di non avere figli…e questo la porta a giustificarsi sempre e comunque davanti al lettore che non sempre le è complice.