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I piaceri di ogni giorno per vivere sani. Intervista a Evelyne Bissone Jeufroy

Creato il 22 dicembre 2010 da Direnzoeditore
Camminando sotto la pioggia, bere un buon caffè su una terrazza, nuotare al mattino, pianificare un viaggio. Questi sono solo alcuni esempi di piaceri, secondo i gusti di ogni persona che possono rivitalizzare il corpo, risvegliarlo anche durante le malattie più difficili e persino aiutarli nelle cure. Almeno così dice la psicologa Argentina Evelyne Bissone Jeufroy, che ha trascorso gran parte della sua vita a studiare e lavorare in Francia, autrice del nuovo libro: Quattro piaceri al giorno, come minimo!
Il risveglio del corpo e dell'anima, un libro che illustra gli effetti benefici del piacere sul corpo e sullo spirito, e ci dà la ricetta per la sua realizzazione. Siamo in grado di vivere nella sofferenza e pensare che è naturale, che ci è toccato. L'autrice ci spiega che spesso passiamo la vita senza renderci conto che molte delle nostre attività, anche le cose di routine possono diventare liberatori. Così la psicologa ci chiama a stipulare un contratto con noi stessi per usare il piacere come un atto di libertà, e renderci conto che questo arricchisce la nostra salute, e ci permette di tornare ad uno stato di gioia e di pace interiore che è contagiosa e trasformare il nostro ambiente.
Come si trova il piacere?
Per cominciare, non si parla di droga o di bere, perché è una felicità passiva. Si parla di tempo libero. Questo non significa uscire e comprare un sacco di cose perché ci sentiamo male, o occupare il tempo lavorando sempre per colmare le nostre lacune. Si trova mettendo il corpo in uno stato di piacere. Si parla di un piacere semplice, che ha alcuni effetti positivi, molto importanti sul corpo, che può aiutare anche a curare alcune malattie.
Pianificare un viaggio, prendere un caffè sulla terrazza, camminare sotto la pioggia. I piaceri sono molto personali, ma anche i piaceri più banali non devono essere eseguiti automaticamente, dobbiamo essere consapevoli di ciò che avviene nel corpo con tale piacere.
Si tende a dimenticare e mettere da parte i piaceri?
Quando siamo in difficoltà, per troppo stress, un dolore o ci troviamo in momenti difficili della nostra vita, ci dimentichiamo di quei momenti felici, e la sofferenza prende il sopravvento sul nostro umore. Questo è quello che ho provato ascoltando i pazienti che soffrono delle loro prestazioni sul lavoro, o nei momenti di transizione, il cambiamento di lavoro, pensionamento, o problemi personali. Li aiuto a capire che è molto importante per il corpo cercare con il piacere di riconquistare la fiducia, questa prestazione ci fa crescere, ci rende più dinamici.
Qual è il metodo per trovare almeno quattro piaceri quotidiani?
Consiste nel mettere insieme un elenco di 25 - 30 piaceri personali, e realizzarli giorno per giorno. Dobbiamo provare a realizzarli per provare piacere. Si può realizzare da soli, con amici e parenti, nella coppia, potrebbe essere oggi, domani, tra una settimana, o tre o cinque anni, ma deve realizzarsi. Devono essere attività positive che ci aiutano a sentirci in grado di combattere, è la consapevolezza di come la vita è bella e anche le difese dell'organismo ne risentiranno in positivo.
Bisogna cercare il piacere ogni giorno?
Il piacere è fugace, è necessario cercarlo ogni giorno. Il corpo si abitua a ricevere benessere da quel piacere e ci accorgiamo che manca qualcosa, dobbiamo chiederci cosa manca, e ricominciare a cercare. Il piacere è una ricetta, è una strategia. Bisogna scriverli su carta e metterli in un luogo in cui ce ne ricorderemo, perché in tempi difficili, di grande stress o dolore ci si dimentica di quei piaceri, e possiamo attingere quando il corpo sta soffrendo di più.
Nel suo libro lei dice che il piacere è un atto di libertà. Che vuol dire?
Il piacere che possiamo offrire è un dono. Non permettere di esprimere piacere è come essere ostaggio delle sofferenze. Inoltre, il piacere è contagioso, e quando siamo pieni di felicità, anche l'ambiente che ci circonda ne beneficia.
Questo libro è quindi un invito al banchetto della vita. Ognuno di noi ha in sé il potenziale per una rivoluzione. Sembra non resti che trovare quei piaceri coscientemente e metterli nel proprio corpo, il corpo alle volte vince, ma a volte è solo pigro.Di Renzo Editore

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