Dal giorno del successo di Buenos Aires contro l’Argentina U18, di strada Alberto Sgarbi ne ha fatta parecchio: esordio a 22 anni contro il Galles nel 6 Nazioni 2008, una presenza costante nel gruppo della Nazionale maggiore nelle ultime stagioni, un posto conquistato anche nella lista dei trenta che domani sera volerà in Nuova Zelanda per la settima edizione della Rugby World Cup.
Per il venticinque centro di Montebelluna, in forza alla Benetton Treviso, quello neozelandese il primo appuntamento iridato: “L’emozione arriverà, è inevitabile, ma sparirà rapidamente al momento di scendere in campo. Ci aspettano quattro partite difficili nella prima fase, dovremo affrontarle una alla volta”.
“Il Mondiale è una grande avventura, la stiamo preparando nel migliore dei modi con tanto lavoro fisico e grande attenzione sull’organizzazione di gioco: la vittoria contro la Francia non è stata un caso, ma frutto del lavoro di questi anni. Questa squadra italiana ha qualità e cerca di sfruttarle al meglio ogni volta che scende in campo, ma non dobbiamo guardare troppo avanti o troppo indietro. Come ho detto, Australia, Russia, Stati Uniti ed Irlanda sono tutti avversari importanti. Guardiamo ad una partita dopo l’altra”.
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