I piccoli piaceri quotidiani feisbucchinari

Ammetto che all’inizio avevo sottovalutato Fb. E lo sto sottovalutando anche ora, dal momento che non sono iscritta con il mio nome vero e che non intendo esplorarne a fondo tutte le opportunità che offre.

Però apprezzo alcune cose che mi mette su un piatto d’argento:

1. l’immensa, sfrenata, smisurata soddisfazione che si prova rimuovendo una persona dai propri amici, sì quella persona che non sai perché ce l’hai tra gli amici, che non ti sta nemmeno simpatica, di cui non ti interessano i post giornalieri, proprio quella persona lì, rimuoverla è potente per lo spirito;
2. la possibilità di accedere a un numero pressoché infinito di stronzate: da gruppi con nomi improbabili a test assurdi, da sequenze di immagini al limite del demenziale a giochini idioti e perditempo (ma assolutamente ipnotici);
3. il vedere i video postati da un paio di miei amici leggermente tristoni (scusate), video che sono ovviamente tristoni pure loro. Ecco io li guardo e mi sento meglio, mi viene voglia di ascoltare i Bay City Rollers e la vita sembra sorridermi di più;
4. l’avere pochi amici, pochissimi, è vero, che però non perdono mai occasione per postare o stronzate a loro volta o articoli a sfondo sociale e politico che nel 99% dei casi mi trovano concorde. Insomma, come sempre, mi circondo di persone che la pensano come me e ciò dà i suoi frutti.

Riflessione di metà pomeriggio in una giornata tutto sommato lungi dall’essere memorabile.