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I piloti Red Bull d'accordo con i Gran Premi ravvicinati

Da Magazinef1 @MagazineF1

Gli alfieri delle 'lattine volanti', a caccia del riscatto nel Gran Premio del Bahrain dopo un weekend opaco in Cina, dichiarano di essere molto contenti di poter correre di nuovo dopo solo una settimana di distanza tra una gara e l'altra. Vettel e Webber che l'anno scorso arrivarono rispettivamente primo e quarto con il tedesco autore anche della pole position sul circuito di Manama.
I piloti Red Bull d'accordo con i Gran Premi ravvicinati
Con questi proposti il Campione del Mondo in carica commenta così il passaggio da una corsa all'altra: "Il lato positivo delle gare ravvicinate è che nel venerdì del secondo gran premio si raggiunge prima il ritmo giusto. Anche se non c'è molto tempo per recuperare dal punto di vista fisico e mentale dopo le fatiche della prima corsa, viaggiare direttamente da una sede all'altra permette di adattarsi subito al fuso orario, in quanto le trasferte non sono poi così distanti. E' importante però che dopo due gare così attaccate ci sia una lunga pausa per riposarsi e tornare poi al 100%." - parlando del circuito del Bahrain Vettel ha poi aggiunto - "Alcune curve possono portare all'errore avendo una carreggiata molto larga e con gli apici dei tornanti che in molti casi sono poco evidenti come nel caso della curva 14."
I piloti Red Bull d'accordo con i Gran Premi ravvicinatiIl compagno di squadra Mark Webber che l'anno scorso concluse al quarto posto dopo essere partito dalla terza posizione sulla griglia di partenza, è d'accordo con Vettel sui vantaggi delle gare attaccate nel calendario: "Potendo correre grosso modo nella stessa parte del Mondo è giusto che questi due appuntamenti del mondiale siano a 7 giorni l'uno dall'altro. Ci da tempo di correre subito sia per riscattare una prestazione poco convincente nella prima gara, sia per confermare un ottimo posizionamento finale. E' importante però cercare di organizzarsi già dalla fine della prima corsa per partire il prima possibile per la seguente trasferta in modo da trovarsi subito pronti fisicamente al secondo tracciato e al fuso orario." - commentando il disegno del circuito di Manama l'australiano ha poi chiosato dicendo - "Mi piace molto l'ultimo settore, le curve 12 e 13, che sono una bella parte del giro. Questa sequenza è un pò più veloce rispetto al resto della pista, piuttosto lenta e poco entusiasmante."

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