Roma, 15 maggio 2013. La patente a punti suscita dibattito tra i piloti.
Prima del Gran Premio di Spagna, i team, alla presenza di Charlie Whiting hanno approvato la proposta dell’introduzione, dal prossimo anno, di una patente a punti legata alle penalità che i piloti possono subire durante il week end di gara. Una volta superata la soglia, scatterà un Gran Premio di squalifica. La decisione dovrà ovviamente essere ratificata dalla FIA.
I team a maggioranza hanno approvato la proposta, che però lascia parecchi dubbi ai piloti.
Romain Grosjean del team Lotus, squalificato dopo l’incidente provocato a SPA in partenza, che gli costò la partecipazione al Gran Premio di Monza, in una intervista a RMC Sport si dice favorevole all’introduzione della patente a punti: “Se c’è un buon sistema da adottare, perché non metterlo in pratica? In questo momento decidono i commissari, è come la boxe o il judo, decidono i giudici, è arbitraria”.
Di parere contrario il tre volte campione del mondo Sebastian Vettel, che teme che i piloti possano essere penalizzati per circostanze incontrollabili. Seb ha spiegato: “Forse sono un po’ troppo vecchio, ma penso che rischiamo di perdere punti per degli incidenti che non sempre possono essere del tutto colpa nostra. Noi non siamo autisti, ma piloti da corsa”.
La FIA dovrebbe ratificare l’idea della patente a punti ed introdurre il sistema già nel 2014.