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I ponti di Madison County, di Robert J. Waller

Creato il 25 ottobre 2012 da Serenagobbo @SerenaGobbo

I ponti di Madison County, di Robert J. Waller

Nell’abbondanza di tempo che mi permette la posizione orizzontale dovuta alla lombalgia (e nonostante la scomodità di scrivere col notebook sulle ginocchia), mi son detta: sì, puoi leggere anche un libro che, in condizioni normali, regolate dalla necessità di scegliere con cura i libri perchè il tempo è poco, non leggeresti.
In particolare, una storia d’amore: chissà che mi addolcisca, ho pensato.
Macché…
Mi è venuto il nervoso.
Squilibrato, è l’aggettivo che più si addice a questo libro.
I protagonisti sono due, no? Robert e Francesca. Ma mentre lui viene sempre accostato ad un leopardo, ad un pellegrino, a una persona misteriosa e profonda, lei svapora. Ad un certo punto Robert dice che sa che lei è intelligente: ma da cosa l’hai capito? chiedo io. Perché mentre lui ogni tanto si lancia in discorsi profondi o pieni di metafore, di lei sappiamo solo che è una moglie insoddisfatta tutta dedita alla famiglia, che ha abbandonato l’insegnamento e che ogni tanto legge libri. Nel corso della storia nomina Yeats, va bene, ma poi è lui quello che occupa tutto il palco. Lei sale alla ribalta solo quando si accorge dei muscoli di lui, delle sue natiche, dei due primi bottoni della camicia che lui tiene sempre aperti…
Lui ha uno spessore, lei è una donna innamorata.

La mia opinione è questa: lo scrittore non ha voluto rischiare di avventurarsi nella mente femminile. Ha preferito fermarsi all’immagine romantica che ci si aspetta di una donna. Ci si aspetta che una donna innamorata pensi in un certo modo? Allora lui, Waller, l’ha messo sulla pagina. Non avrebbe saputo fare altro.
Perché Francesca ammira sempre la poeticità di Robert, dice che lui è diverso dai contadini che frequenta, ma non si capisce in cosa Francesca sia diversa dalle donne che Robert ha frequentato prima di lei.

Se il libro ha fatto successo è perché fa leva sul sentimento di nostalgia, di incompletezza che tutti, prima o poi, abbiamo provato in una o più relazioni. Crea un’eco emotiva, e questa paga sempre.
Anche se io, per come sono fatta, ho provato più volte la tentazione di interrompere la lettura.

No, decisamente, Waller non è riuscito ad addolcirmi.



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