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I post più letti e... quelli che nessuno si fila

Da Anima Di Carta
I post più letti e... quelli che nessuno si fila In questi giorni ho letto un post di Alessandro Girola su Plutonia Experiment (Come e perché chiude un blog) che rifletteva sulle attuali tendenze della blogosfera e che in qualche modo rispecchiava anche il mio pensiero.
Così, anche se il 2014 non è ancora finito, ho pensato di provare a tirare un po' le somme sull'anno trascorso su "Anima di carta", guardando insieme a voi quali sono stati i post più letti e i meno apprezzati.
Tanto per capire, qual è il trend...
(Da questa classifica ho escluso i post di avvisi vari, auguri, e altra robetta insignificante).
Cominciamo a vedere quelli più letti in base alle statistiche. Questi sono i primi dieci articoli:
1) I personaggi e le 5 fasi dell'elaborazione del dolore
2) Come fare una sinossi rapida ed efficace
3) 10 cose da evitare nei dialoghi
4) Un programma per scrive narrativa: Ywriter5
5) Identikit di 12 scrittori tipo
6) A che serve avere un blog
7) Sfruttare i processi inconsci nella scrittura
8) Chiedere una recensione on-line
9) Scovare ripetizioni in un testo
10) Quando gli ebook si considerano un nemico

La prima riflessione che mi viene da fare è che nessuno dei post nella top ten è tra quelli che io considero i più impegnativi o che mi sono costati più fatica, tempo e documentazione. Né tra questi ci sono quelli che io considero i migliori da me scritti.
In linea generale, poi, si potrebbe anche dire che questi post giovano delle ricerche su Internet, infatti parlano di argomenti generici.
I più letti, comunque, non sempre coincidono con quelli più commentati. I primi 5 post che hanno ricevuto più feedback sono stati questi:
1) I 7 vizi capitali degli scrittori
2) Sette paranoie da blogger
3) Quando gli ebook si considerano un nemico
4) 10 tipologie di non-lettori
5) Identikit di 12 scrittori tipo

Sarà un caso che questi post hanno in comune di essere degli elenchi? Non credo. Si conferma quindi la netta tendenza ad apprezzare i post più facili da leggere. E anche da scrivere.
Scopriamo insieme cosa è risultato meno interessante, insomma i post che potevo anche evitare...
1) Revisionare un romanzo #4

2) Gli aspetti intangibili di un romanzo

3) "Vero come la finzione"

4) Revisionare un romanzo #6

5) Revisionare un romanzo #10

Quelli che seguono, poi, nella classifica dei "peggio considerati" sono guest-post o interviste quindi per rispetto nei confronti degli autori evito di citarli.
Qui vorrei fare qualche considerazione. Tra i post meno letti ci sono quelli sulla revisione, e questo conferma il fatto che ciò che costa più fatica è meno apprezzato, e che più vai a fondo in un argomento e meno riscontri ci sono. Triste.

In conclusione 


Rispetto all'anno scorso ho già fatto qualche cambiamento, riducendo drasticamente le recensioni e le interviste. Entrambe le tipologie, infatti, sono poco apprezzate.
Se dovessi basarmi su tutti questi dati per il futuro, però, dovrei lasciar perdere anche gli argomenti troppo tecnici e privilegiare quelli di interesse generale. Ma è questo che voglio? In realtà, no. Mi accorgo, al contrario, di avere sempre più l'esigenza personale di approfondire le tecniche di scrittura o di andare a fondo su questioni in cui mi imbatto scrivendo. Insomma, proprio quei post che meno vengono letti, che richiedono più tempo ed energie per essere scritti. Quanto ne vale la pena non lo so, ma ciò che penso è che conti più il confronto che i numeri.
Credo, in conclusione, che a dispetto di questa analisi, continuerò a fare come sento. Ci saranno, naturalmente, anche post "facili", perché comunque è piacevole scriverli, ma mi rifiuto di adattarmi al trend. Credo che questo sarebbe paragonabile a chi si adegua al mercato dei libri, scrivendo storie che non sente proprie.
Come nella narrativa, secondo me anche qui vale il discorso "scrivi ciò che vorresti leggere", e se sono onesta devo dire che mi piace leggere articoli che approfondiscano un argomento, piuttosto che cose triste e ritrite ma di moda.
Mi interessa molto la vostra opinione su tutto ciò. Voi cosa fareste, vi adattereste o continuereste a seguire ciò di cui vi interessa parlare? Avete provato a fare un'analisi di questo tipo riguardo ai vostri blog?

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