Photo credit: Lijnis Nelemans / Wikipedia / CC BY-SA 3.0
“Annali delle ricerche improbabili” è la rivista statunitense che sponsorizza ogni anno il concorso scientifico più improbabile al mondo e premia i vincitori. Il premio Ig Nobel, quest’anno alla sua ventiduesima edizione, è una meravigliosa parodia del premio Nobel (il nome stesso è un gioco di parole tra Nobel e ignobile). Esso viene assegnato ogni anno a dieci ricercatori, provenienti da ogni parte del mondo, distintisi per le loro scoperte scientifiche, in apparenza, ma spesso anche in vero, inutili o senza senso. Questi lavori, per essere presi in considerazione, devono avere una semplice caratteristica: devono “far ridere e poi pensare”. Infatti non bisogna farsi ingannare dall’aspetto spesso adolescenziale di questi esperimenti, e per fugare ogni dubbio ecco un esempio: lo “studio” sulla levitazione magnetica di una rana nel 2000 valse il premio ai suoi proponenti, tra cui Andrej Gejm, futuro Premio Nobel per la Fisica 2010. Attraverso queste ricerche strampalate, il premio Ig Nobel si propone di avvicinare il pubblico profano al mondo delle scienze. Ma quest’anno non è mancato nemmeno il Premio per la pace, meritatamente vinto dal presidente bielorusso, Alexander Lukashenko, per aver dichiarato illegale applaudire in pubblico, e dalla polizia bielorussa per aver «arrestato un uomo con un braccio solo che applaudiva». Tra le altre categorie più ortodosse spiccano invenzioni e scoperte sensazionali. In primis uno studio sul calcolo delle probabilità, ideato da ricercatori di Stati Uniti, Gran Bretagna e Olanda, i quali hanno stabilito che quanto più tempo impiega una mucca a sdraiarsi, tanto è più probabile che si alzerà rapidamente in piedi; ma una volta che la mucca si alza, è altamente improbabile poter prevedere quando si sdraierà di nuovo. Nel campo dell’ingegneria di sicurezza troviamo un ricercatore americano che si è conquistato il premio inventando un congegno per intrappolare, impacchettare e paracadutare giù da un aereo eventuali dirottatori.
Un premio congiunto in biologia e astronomia è stato assegnato a un team internazionale (Svezia, Australia, Germania e Regno Unito), per una scoperta stellare: quando gli scarabei perdono la strada riescono a tornare a casa solo guardando la Via Lattea.
Un team di ricercatori giapponesi e tedeschi è riuscito, invece, ad affermare con certezza che il processo chimico che dona alle cipolle la loro proprietà lacrimogena è “ancora più complicato di quanto finora si sia pensato”.
Nemmeno la psicologia è stata trascurata: il premio è andato a uno studio francese riguardante gli ubriachi, i quali, è stato dimostrato, sono sinceramente convinti di essere più attraenti. Il riconoscimento per la medicina è andato a uno studio che ha valutato l’effetto della musica classica su pazienti sottoposti a trapianto di cuore: i pazienti però erano topi.
Infine anche dei nostri connazionali si sono coperti di gloria grazie a una ricerca internazionale di fisica applicata: le persone sarebbero in grado di correre sulla superficie di un lago, se quelle persone e il lago si trovassero sulla Luna.
Parliamo di gloria poiché non vi è alcun premio in denaro per i vincitori degli Ig Nobel: solo 60 secondi di fama per il discorso di ringraziamento più breve e folle al mondo.
articolo di Virginia Speranza