Anche la salute ha un prezzo le cui oscillazioni sono registrate dall’Ufficio statistica del Comune, e quel più 5,1 per cento di gennaio rispetto a dodici mesi prima appare come una ferita fra le tante. In un anno qualcosa è cambiato a Cremona: innanzitutto la raccolta rifiuti, che costa il 25,8% in più, ma anche le mense, che lievitano del 15,8 per cento annuo, mentre le scuole d’infanzia costano alle famiglie il 10,6 in più. Il listino prezzi sale lentamente senza pietà, senza concedere respiro: persino i pacchetti vacanze prendono il volo con il 7,9 d’aumento in un anno, mentre i servizi olaricreativi e sportivi impongono un costo in crescita del 6,2. Il cane appena comprato scodinzola per il 4,1 per cento in più, come i prodotti per alimentarlo quando abbaia affamato. Si può risparmiare sui gioielli e ben il 12,5, ma facendo la spesa solo la frutta dà soddisfazione, con un calo del 2,8. Per il resto i vegetali non perdonano (più 4,3) e il vino si stappa per un 6,8 più del gennaio 2013, mentre oli e grassi fanno scivolare a 6,9. Leggere giornali e periodici diventa un lusso: stangata annuale del 6,1 percento. Vuoi rilassarti con una biciclettata? Se la due ruote è nuova il prezzo sale del 3 per cento, e per dissetarsi anche l’acqua minerale vale il 2,6 in più. Un anno difficile, in cui scende almeno il conto del dentista del 3,4. I dolori diminuiscono pensando al gas (meno 6,5), scaldandosi col gasolio (meno 10,4), oppure calpestando un tappeto appena comprato: meno 2 per cento. È vero che il dato medio generale parla di un 1,1 per cento annuo e di uno 0,2 mensile. Le spine sono come sempre, però, nelle singole voci. Meglio non aver troppi problemi, in ogni caso, anche perché l’assistenza sociale fa parte delle voci che salgono: più 5 per cento in un anno.