Il compleanno per i primi 50 anni dell’artista singolo che ha venduto più di ogni altro artista nella storia della musica, Garth Brooks, che come tutti noi suoi fans sappiamo è caduto martedì scorso, 7 febbraio, non è stato celebrato da Garth in modo da trasformarlo nel grande indimenticabile evento mondano che qualcuno (per esempio i columnist delle riviste gossippare di Music City e dintorni) si aspettava; né è stato certo da lui considerato la tappa fondamentale della sua vita.
O forse si, nel senso che ha voluto festeggiarlo insieme al suo storico produttore Allen Reynolds (nella foto a destra con barba e camicia bianca), ora in pensione, e un piccolo gruppo di amici in quel di Nashville. A quanto scritto dal The Tennessean Garth ha letteralmente colto di sorpresa Reynolds reintitolando a suo nome uno studio di registrazione di Music City, originariamente chiamato “Jack’s Tracks”, ribattezzandolo “Allentown Studios”.
Non si tratta di uno studio di registrazione qualsiasi ma dello studio situato al 1308 della 16th Avenue di Nashville dove Reynolds ha prodotto tutti gli album dell’ex re Mida di Nashville – eccetto uno, il semi flop del 1999 “In the life of Chris Gaines” – quando era suo produttore, nonché singoli e album di altri calibri di prima grandezza del periodo come Don Williams, Kathy Mattea e Crystal Gayle. E anche lo studio dove Brooks ha inciso “The Dance”, il che da solo mi fa venire la pelle d’oca. «E’ un giorno davvero emozionante per me» ha detto Garth «mia moglie [Trisha Yearwood, per chi non lo sapesse, ndr] mi aveva detto “è il tuo cinquantesimo compleanno, realizza il sogno che più desideri” e non ho potuto in quel momento trovare nel mio cuore migliore desiderio che quello di vedere riconosciuto un po’ di merito a quest’uomo».
Garth aveva comprato lo studio due anni fa proprio da Allen Reynolds, il quale a sua volta lo aveva acquistato dall’originale proprietario, Cowboy Jack Clement, già socio co-proprietario dello studio nonché mitico autore/produttore della Sun Records negli anni ‘70, che gli aveva dato il nome “Jack’s Tracks” dopo averlo rilevato nel 1975. Reynolds era stato chiamato da Brooks allo studio con la scusa di celebrare il suo compleanno. Appena è arrivato, presenti tutti gli altri amici convenuti (tra gli altri Kathy Mattea, Steve Wariner, Ruby Lovett e Emmylou Harris), Brooks ha scoperto la nuova scritta incisa “Allentown Studios” sistemata nella grande sala dello studio.
«Fa il suo effetto» ha detto Reynolds «Meglio ancora vedere tutta la gente che è venuta qui oggi. Sarà dura per me smettere di chiamare questo posto Jack’s Tracks. E’ una gioia sapere che Garth ha comprato questo posto e l’ha conservato come un posto dedicato alla musica perché oggigiorno non si sa mai. Poteva anche essere demolito come l’edificio che era qui di fronte e al suo posto avrebbero potuto costruire degli appartamenti o altro!»
Lo studio (nella foto a sinistra è visibile l’edificio che lo ospita), acquistato da Garth Brooks per contribuire a proteggerlo, è stato da lui preservato nelle medesime condizioni in cui lo aveva trovato, con semplici pavimenti in linoleum, le pareti rivestite in legno, le foto degli artisti e dei premi vinti appese alle pareti. Il che non da’ nessun motivo a chi lo guardi di credere che ci si trovi di fronte allo studio di registrazione responsabile della creazione del terzo catalogo più venduto nella storia della musica. «Questo edificio e questo studio sono stati sempre un tesoro per me» ha dichiarato Reynolds «così come ho sempre considerato prezioso avere un posto dove l’ambiente era sotto il mio controllo e tutto era di giovamento alla musica. Ecco che cos’è per me questo luogo.»
M.A.
Per le foto di questo articolo ringrazio:
Info USA
Shelley Mays – The Tennessean
Randy McNutts e il suo meraviglioso sito “Home Of The Hits”