La meccanica quantistica è il ramo della fisica che si occupa dell’infinitamente piccolo, dei cosiddetti fenomeni atomici e subatomici. Caratteristica della meccanica quantistica è il dualismo onda-particella dell’energia e della materia. E’ dallo studio delle quantità fisiche dal punto di vista della particella che deriva il nome di questa branca della fisica.
Diceva Niels Bohr, il “danese d’oro” della fisica quantistica, che “i concetti di corpuscolo e di onda sono ben definiti solamente in fisica classica, nel cui ambito ovviamente luce ed elettroni sono, rispettivamente, onde elettromagnetiche e corpuscoli materiali”.
La fisica quantistica è però anche la scienza che prova a spiegare i principi spirituali della vita, e molte altre cose.
Scrive Fritjof Capra che “la meccanica quantistica ci costringe a vedere l’universo non come una collezione di oggetti fisici separati, bensì come una complicata rete di relazioni tra le varie parti di un tutto unificato”.
La teoria quantistica deriva il proprio nome dal concetto di “quanto”, introdotto da Planck nel 1900 e ripreso da Einstein nel 1905. La teoria della meccanica quantistica fu sostanzialmente completata intorno al 1930, ma l’argomento è a tutt’oggi controverso.
Per merito della meccanica quantistica avviene un cambiamento radicale e profondo del paradigma scientifico, un cambiamento di portata epocale.
La scopo del libro di Jeremy Bernstein, fisico e giornalista americano, è dare un resoconto di questo mutamento culturale. Gli argomenti sono eterogenei e c’è anche una buona dose di autobiografia.
I fenomeni quantistici pongono continue sfide alla logica e al senso comune e Bernstein spiega concetti teorici in modo molto diretto senza far uso della matematica. Intrecciando amabili aneddoti sui suoi grandi protagonisti, il Bernstein divulgatore analizza i vari fenomeni culturali che ruotano intorno alla meccanica dei quanti dissolvendo anche diversi luoghi comuni e puntualizzando concetti chiave che spesso vengono fraintesi.
Jeremy Bernstein, Salti quantici, traduzione di Franco Ligabue, Adelphi, 2013.